VERO O FALSO (Regole, giornata alimentare, digiuno)
Cerchiamo di rispondere in modo sintetico a numerose domande che vengono poste frequentemente riguardo all’alimentazione corretta.
Le nostre risposte (l’affermazione verrà reputata vera o falsa e ne verrà fornita la spiegazione) si basano su:
- trial clinici (studi clinici) di tipo osservazionale: effettuati per lunghi periodi su popolazioni con lo scopo di descrivere cause e conseguenze di malattie, comportamenti, abitudini di vita..
- trial clinici di tipo sperimentale: effettuati con criteri scientifici per valutare quanto e come una terapia, o una variazione di comportamento, funzionino per raggiungere l’obiettivo previsto.
I trial clinici sono senza alcun dubbio decisivi per definire se una strategia (sia essa terapeutica come la funzionalità di un farmaco o l’efficacia di un intervento chirurgico, oppure comportamentale come ad esempio l’incidenza del fumo di sigaretta sul cancro polmonare o la determinazione del cancro del retto-colon da parte dell’abuso di carni lavorate) funziona, con che percentuali e in che tempi.
Questi studi clinici per essere veramente ben condotti e per dare risultati incontrovertibili, devono avere le seguenti caratteristiche:
- la randomizzazione (attribuzione del tutto casuale ad un gruppo o a un altro dell’indagine) per evitare qualsiasi interferenza di selezione; si usano inoltre metodi di mascheramento della selezione che possono essere singoli, doppi o tripli (i vecchi termini di cieco, doppio cieco, triplo cieco)
- l’eticità (essere eseguiti per innovare e migliorare)
- l’indipendenza (non essere legati a interessi commerciali)
- la trasparenza (i risultati devono essere pubblici e facilmente accessibili)
- l’approvazione (con il consenso informato del partecipante).
Ancora, i trial presi in esame possono essere preclinici o clinici cioè fatti i primi in vitro o su animali e i secondi sull’uomo.
Quando invece una risposta non si basa su tali presupposti, è sempre doveroso avvertire il lettore che l’affermazione si basa su impressioni, osservazione di piccoli gruppi e comunque su indagini non condotte secondo tutti i crismi della scientificità.
Le affermazioni e le risposte
Il cibo e l’alimentazione nel suo complesso, sono centrali nella vita dell’essere umano.
Vero o falso?
L’importanza degli alimenti, cioè le sostanze commestibili consumate per soddisfare i bisogni nutrizionali del corpo e i suoi bisogni di salute, e del cibo, cioè le sostanze commestibili che possono contenere sia i nutrienti essenziali per la salute e il benessere, ma anche quegli elementi studiati per appagare il gusto e le emozioni, sono sempre più al centro dell’esistenza umana.
Le reti televisive, il mondo dell’editoria, la rete web e gli influencer si occupano in modo pressante di alimentazione.
Forniscono le loro versioni, quasi sempre senza alcuna base scientifica, sui cibi migliori, sulle tecniche di cucina da preferire, sulle diete da seguire per perdere peso, o per mantenersi in forma, o ancora, e con evidenti rischi, su come prevenire o curare con il cibo le malattie cardiovascolari o il cancro.
Moltissime sono le voci che intervengono, senza alcuna conoscenza, su argomenti fondamentali per la salute e il benessere.
Poche le informazioni scientificamente provate, divulgate con professionalità da studiosi e clinici con tutte le carte in regola.
Per il lettore non è sicuramente facile districarsi nella giungla di tutta questa informazione e disinformazione.
E’ sempre più necessario valutare il percorso professionale del divulgatore e l’attendibilità scientifica delle affermazioni fatte.
Parlare di cibo o di alimento è la stessa cosa.
Vero o falso?
Il termine “alimento” si riferisce a sostanze che sono utilizzate dal corpo come fonte di nutrienti.
Il termine “cibo” si riferisce invece a qualsiasi sostanza che viene consumata.
Con “alimento” intendiamo le sostanze che contengono, in percentuali variabili, sia i macronutrienti (glicidi, lipidi e proteine), sia i micronutrienti (vitamine e sali minerali), l’acqua e le fibre essenziali per la nostra vita.
Come esempi di alimenti importanti come fonte di nutrienti possiamo citare i vari tipi di frutta e verdura, la frutta secca, i legumi, il pesce..
Differentemente con “cibo” intendiamo tutto ciò che ingeriamo, sia per scopi nutrizionali, sia per esaudire il nostro solo piacere del gusto.
Esempi di cibo non introdotto per scopi nutrizionali possono essere le caramelle, i dolciumi vari, le patatine fritte, le bibite gassate..
Una sana alimentazione può fare a meno di tutto il cibo inutile, ma non può privarsi degli alimenti essenziali.
Il cibo vero (gli alimenti naturali) è la nostra fonte principale di salute e benessere.
Vero o falso?
Quantità percentualmente differenti di alimenti naturali, più quelli vegetali, meno quelli animali, sono la fonte essenziale di tutti i nostri nutrienti.
E’ fondamentale nutrirci con verdura e frutta fresca, frutta secca, pane, pasta, riso e altri cereali coltivati e lavorati correttamente, legumi freschi o secchi, olive e olio d’oliva, carne e pesce da animali allevati liberamente, latte e formaggi freschi, uova.
Sembra ovvio che tutti si voglia mangiare cibo vero.
Purtroppo non è così.
Attualmente la quantità di “pseudoalimenti” che ingeriamo è preponderante rispetto a quella degli alimenti veri.
Al contrario dobbiamo sempre più indirizzarci verso un’alimentazione naturale, riscoprire i cibi prodotti tramite l’agricoltura e l’allevamento retaggio delle arti millenarie dell’uomo.
La quantità di “pseudoalimenti” che ingeriamo è preponderante rispetto a quella degli alimenti veri.
Vero o falso?
Tutti i giorni introduciamo nel nostro organismo un crescente numero di prodotti che del cibo mantengono soltanto il nome.
In realtà sono soltanto creazioni industriali, o alterazioni, lavorazioni, contraffazioni alimentari e che nella loro maggioranza non meritano di essere definiti cibo.
Ogni anno le industrie alimentari producono (o meglio inventano) migliaia di novità “salutari” che vanno a sostituire il cibo vero, quello che proveniva dai contadini, dagli allevatori, dalle piccole filiere alimentari.
Le campagne pubblicitarie delle industrie divengono martellanti.
La pubblicità dei media ci incalza in tutte le sue forme per ricordarci i nuovi snacks, i pasti pronti, i formaggi “light”, i biscotti “dietetici”, i succhi “senza zuccheri, i prodotti con “zero grassi”, “senza glutine”, “senza lattosio”, “senza nichel”, “senza scadenza”, “senza…”.
E la pressione pubblicitaria viene maggiormente indirizzata verso i bambini con réclame accattivanti.
La riduzione dell’introito calorico riduce la durata della vita.
Vero o falso?
Una riduzione non drastica dell’apporto calorico con l’adeguata assunzione alimentare di tutte le vitamine e i sali minerali necessari, ha dimostrato, in tutti gli studi preclinici effettuati sugli animali e poi in quelli clinici sull’uomo, come tutte le funzioni vitali umane migliorino.
La pressione arteriosa si alza di meno o per nulla con l’aumentare dell’età, la colesterolemia totale tende a ridursi e il colesterolo HDL (buono) aumenta, i trigliceridi si abbassano, le placche aterosclerotiche si riducono o non compaiono, tutte le malattie correlate all’alimentazione scorretta tendono a non presentarsi, o comunque hanno una minore aggressività.
Si ha una durata della vita senza alcun dubbio più lunga, se si riduce l’apporto calorico e si tende a dimagrire.
Dobbiamo mangiare di meno, utilizzare il cibo con gusto, sapendo ben scegliere i prodotti e realizzando piatti gustosi, ma dobbiamo essere moderati.
L’acqua è un alimento fondamentale e lo dobbiamo preferire a qualunque altra bevanda o bibita.
Vero o falso?
Un elevato consumo di acqua è sempre indicato.
L’acqua può essere indifferentemente naturale o leggermente frizzante, provenire dal rubinetto di casa, dagli erogatori di acqua depurata o essere conservata in bottiglia.
Anche quella contenuta negli alimenti è importante: più consumiamo alimenti freschi e soprattutto di origine vegetale, più acqua introduciamo.
L’acqua ci serve per qualsiasi attività intra e extracellulare, ci serve per le reazioni biochimiche e per i processi fisiologici.
Ci serve per la digestione, il trasporto e l’assorbimento dei macro e micro nutrienti provenienti dal cibo e per l’eliminazione delle scorie.
E’ utile anche per la regolazione della temperatura corporea, per la mobilità delle articolazioni, per le funzioni di organi come l’occhio e i polmoni, per l’elasticità e la compattezza della pelle, per… qualsiasi attività e funzione del corpo umano.
In media il consumo idrico di una giornata media è di circa 2.500 ml tra l’eliminazione urinaria, fecale, epidermica e polmonare.
Bevendo circa 1.500 ml e sommando l’acqua contenuta nel cibo e quella prodotta dall’organismo si raggiunge l’equilibrio.
Possiamo tranquillamente sostituire l’acqua con le bibite.
Vero o falso?
Si definisce bibita una bevanda dissetante a base di sciroppo o estratti vegetali o succhi di frutta diluiti in acqua minerale o naturale, per lo più con aggiunta di zuccheri.
Quasi sempre è addizionata a carbonato di sodio (soda) e/o ad aromi e sostanze dolci (zucchero, dolcificanti o fruttosio).
Le bevande possono anche contenere caffeina, taurina (in particolare gli energy drinks) e/o gomma arabica.
La maggioranza di queste bibite contiene solo acqua, zucchero e/o altri dolcificanti, aromi, anidride carbonica, coloranti, conservanti, acidulanti, addittivi chimici, antiossidanti non naturali e “calorie vuote” cioè sostanze zuccherine che producono energia, ma che non apportano alcun nutriente per l’organismo.
Neppure i succhi di frutta naturali al 100% sono completamente esenti dall’aggiunta di addittivi e comunque non hanno nulla a che vedere rispetto al consumo della frutta fresca.
Le bibite sono direttamente associate a sovrappeso, obesità, carie, reflusso, diabete mellito, arteriosclerosi e indirettamente a cardiopatia ischemica, ictus cerebri, tumori, perdita della massa ossea, disturbi del sistema nervoso.
NON CONSUMIAMO MAI LE BIBITE INDUSTRIALI.
Per mantenere il nostro patrimonio idrico, per dissetarci e rinfrescarci, rivolgiamoci alle spremute di frutta, ai frullati, agli estratti di frutta o di frutta e verdure e soprattutto all’acqua.
Gli alimenti animali hanno più nutrienti essenziali e quindi sono più salutari dei vegetali.
Vero o falso?
L’unica verità di questa affermazione è che gli alimenti animali contengono alcuni nutrienti che mancano nei vegetali.
Alcune vitamine (soprattutto la B12) sono presenti solo nel mondo animale. L’uomo non può produrle da solo e quindi le deve introdurre con l’alimentazione.
Ma l’essere umano si può nutrire efficacemente con un’alimentazione essenzialmente vegetale.
Studi scientifici mostrano come l’uomo con dieta prevalentemente vegetariana sia maggiormente immune alle malattie, viva meglio e più a lungo.
Diete come la flexitariana, la pescetariana, la latto-vegetariana e la latto-ovo-vegetariana, se ben effettuate, non producono carenze nutrizionali, ma al contrario rendono la vita più salutare e più lunga.
Ma l’alimentazione migliore, dal punto di vista della salute e del benessere, è quella che prevede l’utilizzo di cibo vero, non industriale, a prevalenza vegetale e integrale, ma anche con alimenti di origine animale con pesce pescato, poca carne e uova da animali liberi e sporadicamente latticini.
Gli alimenti integrali sono migliori di quelli raffinati.
Vero o falso?
Il cibo nella sua forma integrale (tutti i cereali non raffinati, tutti i legumi, lo zucchero di canna integrale, l’olio d’oliva) ci fornisce il meglio dei nutrienti essenziali e ci apporta una quota importante di fibre.
I risultati evidenti e immediati di un uso sempre maggiore dei prodotti integrali naturali sono:
- riduzione del peso corporeo,
- diminuzione del rischio cardiovascolare,
- calo della pressione arteriosa,
- limitazione del rischio di contrarre il diabete mellito,
- persino la riduzione della possibilità di subire malattie infettive.
Le industrie alimentari nei paesi occidentali ormai da alcuni anni organizzano la produzione e la commercializzazione del cibo seguendo solo i parametri dettati dalla convenienza economica.
Prevalgono sempre le regole della facilità di lavorazione dei prodotti, della semplicità ed efficacia della presentazione pubblicitaria.
Sono sicuramente più redditizi, più facili da lavorare, più semplici da presentare il pane bianco, la farina altamente raffinata e tutti i prodotti lavorati industrialmente.
Ma la lavorazione industriale, la raffinazione, eliminano quasi tutti i principi nutrizionali degli alimenti.
Mangiamo sempre integrale.
Nella nostra alimentazione dobbiamo preferire il pesce pescato a quello allevato.
Vero o falso?
Il pesce è un ottimo alimento di origine animale.
Nei soggetti non strettamente vegetariani il pesce (pescato) è un’ottima alternativa alla carne.
Possiede proteine di elevata qualità, acidi grassi soprattutto polinsaturi e livelli elevati di omega 3, quindi ha un ottimo valore biologico.
Rispetto alla carne il suo utilizzo potrebbe essere senza dubbio caldeggiato.
Numerosi studi mostrano come i popoli che consumano molto pesce pescato in mare aperto vivono in salute e hanno una lunga durata di vita.
Le popolazioni che mangiano pesce selvaggio come i giapponesi o gli eschimesi mostrano tassi ridotti delle malattie croniche occidentali.
Naturalmente il consumo del pesce è condizionato da molti fattori, ma il suo elevato contenuto in grassi insaturi soprattutto Omega-3, ne fa un alimento destinato a migliorare il suo rapporto con il benessere.
Le qualità del pesce che dobbiamo tenere presenti con estrema attenzione sono:
- deve essere sempre pesce pescato e non allevato (spesso in allevamenti intensivi o semintensivi, alimentato a base di farine di pesce, mais o altri cereali)
- non deve trattarsi di pesci predatori (marlin, tonno, pesce spada, sgombro reale, luccio) che possono contenere concentrazioni più o meno elevate di metalli pesanti come piombo e cadmio e in particolare di mercurio
- consumare pesce fresco è sempre nettamente preferibile
- il pesce azzurro può essere un’ottima scelta alimentare per la nostra salute.
La carne è un alimento indispensabile.
Vero o falso?
Carne. Tre concetti fondamentali:
1. mangiare troppa carne fa sicuramente male,
2. possiamo vivere bene anche senza carne,
3. ma la sua esclusione dalla nostra dieta non è obbligatoria.
Lo studio dello IARC (l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro) ha rilevato senza dubbi:
- Le carni lavorate e trasformate attraverso processi di salatura, polimerizzazione, fermentazione, affumicatura, conservazione e miglioramento di sapore e palatabilità sono considerate cancerogene (Classe 1 IARC).
- Tutte le carni rosse non lavorate sono invece considerate probabilmente cancerogene (Classe 2° IARC).
- Anche le carni bianche (pollame e coniglio) sono state esaminate (ma insufficientemente) negli studi; la scarsa presenza di sangue e quindi di Ferro EME le rende potenzialmente più sicure per il cancro. Ma ciò non le assolve per il rischio di altre patologie (cardiovascolari, polmonari, allergiche…).
- La cottura ad alta temperatura delle carni contribuisce ad aumentare il rischio cancerogeno.
- Mangiare carne proveniente da animali cresciuti in allevamenti intensivi con l’utilizzo indiscriminato di antibiotici, cortisonici, estrogeni e con l’uso di mangimi dove sono presenti quantità enormi di pesticidi e fertilizzanti aumenta il rischio cancerogeno e di altre patologie.
- E’ invece ormai accertato che consumare carne da animali allevati liberamente al pascolo riduce sicuramente il rischio dovuto al consumo della carne.
In conclusione possiamo mangiare carne in quantità limitata, da animali allevati liberamente (vitelli al pascolo, galline ruspanti, conigli liberi..), non traformata (in affettati, salumi, salsiccia, würstel..), meglio se non rossa (e comunque eliminando il sangue prima di cuocerla), cotta a temperatura medio-basse e non a contatto con il fuoco.
Anche le uova sono alimenti indispensabili.
Vero o falso?
- Si tratta di alimenti con un elevato valore biologico, contengono la maggioranza dei nutrienti fondamentali.
- Sono altresì un alimento animale di cui non dobbiamo abusare proprio per l’abbondanza di proteine e grassi animali.
- In particolare si deve cercare di utilizzare uova fresche provenienti da galline allevate libere all’aperto, in cortile, le cosiddette galline ruspanti.
- Comunque bisogna evitare le uova prodotte negli allevamenti intensivi di pollame.
In conclusione:
- Sono alimenti importanti, ma non fondamentali: volendo possono essere sostituite da alimenti vegetali in abbinamento (pasta e legumi – pasta e verdure – legumi e verdure..).
- Si possono mangiare 1-2 uova alla settimana.
- Vanno utilizzate le uova da pollame allevato liberamente.
- Non bisogna acquistare uova provenienti da allevamenti intensivi.
Mangiare pane, pasta e comunque cereali bianchi (raffinati) è la stessa cosa di consumarli nella forma integrale.
Vero o falso?
I cereali di tutti i tipi (grano, farro, orzo, avena, segale, miglio, riso, mais, grano Khorasan, manioca, teff) e i loro derivati devono essere acquistati e consumati nella forma integrale.
La lavorazione industriale e la raffinatura eliminano la crusca e il germe, in pratica tutti i migliori nutrienti dei cereali.
Si conserva solo l’amido, cioè la fonte di energia, le cosiddette “calorie vuote” che sono identiche alle calorie tradizionali, apportano la stessa energia, ma con un effetto nutrizionale negativo.
Effetti negativi dei cereali raffinati:
- sulla glicemia, sull’indice glicemico, sull’insulino-resistenza e quindi sul Diabete Mellito
- anche su arteriosclerosi, su rischio cardiovascolare, su rischio cerebro-vascolare e quindi su ischemia cardiaca, angina, infarto, morte improvvisa e ictus cerebrale
NO
- pane bianco, pasta e prodotti da forno realizzati con farine tipo 0 e 00,
- tutti i tipi di cereali raffinati e molto lavorati,
- al riso brillato.
SI
- a tutti i tipi di cereali integrali non trattati.
Acquistiamo e consumiamo solo cereali integrali (pane, pasta, farine nelle loro forme integrali).
Il latte e i latticini vanno utilizzati con parsimonia.
Vero o falso?
Il latte e tutti i latticini (formaggi, yogurt, panna, burro, ricotta, latti fermentati, crescenza, kefir..) sono alimenti di origine animale.
Come tutti i prodotti di questa provenienza vanno usati con parsimonia poiché se sono in eccesso possono provocare/facilitare l’arteriosclerosi e le malattie cardiovascolari, i tumori e molte altre malattie.
Inoltre il latte e molti latticini contengono lattosio e più l’uomo si invecchia, più diventa intollerante e/o allergico al lattosio.
L’intolleranza al latte e ai suoi derivati diviene sempre maggiore.
La tolleranza al lattosio è superiore nei paesi nordici che hanno mantenuto per tempi lunghi l’uso anche nelle età avanzate.
E’ decisamente più bassa nei paesi mediterranei, in Africa, in America latina.
C’è poi l’intolleranza alle proteine del latte.
Consigli pratici sul consumo del latte, dei formaggi e dei derivati:
- Utilizzare con moderazione il latte e tutti i suoi derivati.
- Usare con moderazione il latte derivante da tutti gli animali.
- Yogurt e probiotici non più di 2-3 volte la settimana.
- Il latte o i formaggi poco grassi e poco salati in modeste quantità 2-3 volte la settimana
- Latte o formaggi grassi e salati in modestissime quantità 2-3 volte al mese.
- Yogurt, latte e formaggi da latte privo di lattosio e latti vegetali, in caso di intolleranza.
Lo zucchero va utilizzato pochissimo e sempre nella sua forma integrale e meglio di canna.
Vero o falso?
L’utilizzo di zucchero è sempre sconsigliato, il suo uso in eccesso fa malissimo alla salute.
C’è un abuso continuo dello zucchero raffinato in tutte le sue forme (il classico saccarosio, il glucosio, il fruttosio, il lattosio e il maltosio).
Frasi come: “lo zucchero fa bene al cervello”, “senza zucchero non possiamo vivere”, “lo zucchero è un prodotto naturale ed è parte di una dieta sana e bilanciata”, “lo zucchero non è causa di carie” sono frasi false.
L’industria alimentare ne fa un uso continuo applicando strategie di marketing collaudate e perfezionate negli anni dall’industria del tabacco.
Sostenevano apertamente che il tabacco non c’entrava nulla con i tumori polmonari e altre neoplasie, oltre che con le malattie cardiovascolari. Ora sappiamo con certezza che non era vero e che il tabacco è una delle principali cause di tutte queste patologie.
Per lo zucchero vale lo stesso discorso: probabilmente alla base di tutte le malattie croniche epidemiche dei paesi industrializzati si trova il consumo eccessivo di zucchero in tutte le sue forme.
La raffinazione esasperata dello zucchero serve all’industria per ottenere saccarosio sempre più bianco, sempre più fine. una fonte di energia pura, vuota, senza più minerali, vitamine, fitocomposti, oli di canna o barbabietola, solo puri cristalli bianchi di saccarosio.
Lo zucchero, in particolare il fruttosio, sta determinando l’epidemia delle malattie croniche industriali. È sicuramente il cibo più dannoso per l’uomo.
Consigli sull’uso degli zuccheri:
- Utilizzare la più piccola dose possibile per dolcificare il caffè o il tè.
- Non aggiungere zucchero al latte (c’è già il lattosio che è sempre uno zucchero).
- Mangiare meno possibile tutti i cibi a base di zuccheri raffinati.
- Non acquistare, né consumare merendine, succhi di frutta, bevande zuccherate, alimenti addizionati a zuccheri.
- Utilizzare poco zucchero integrale di canna; non solo zucchero di canna, ma zucchero integrale di canna.
E’ giusto mangiare sempre in convivialità.
Vero o falso?
Mangiamo sempre più in solitudine
- Si mangia sempre più da soli.
- In fretta.
- Meccanicamente di fronte alla TV.
- Sempre più spesso senza preparare e cucinare il cibo.
- Si mangiano sempre più cibi pronti, industriali, in solitudine.
Riscopriamo il gusto del cibo vero e la convivialità del pasto
- Riscopriamo i nostri cibi.
- Andiamo alla ricerca dei cibi migliori (naturali).
- Riprendiamo il gusto di cucinare e il piacere di apprezzare il sapore degli alimenti.
- Consumiamo i pasti insieme alla famiglia o agli amici.
- Mangiamo con piacere e con consapevolezza.
Conviene mangiare poco e spesso, a qualunque ora.
Vero o falso?
La giornata alimentare si dovrebbe svolgere entro 12 ore di tempo per poi lasciare almeno 12 ore di digiuno.
Meglio fare 3 soli pasti giornalieri: una abbondante colazione, un pranzo medio e una leggera cena.
Controlla bene quelle che dovrebbero essere le regole della giornata tipo:
- Si dovrebbe articolare in 3 pasti, la colazione, il pranzo e la cena.
- Gli alimenti di origine vegetale dovrebbero coprire almeno il 90% del totale.
- Frutta e verdura dovrebbero rappresentare il 40-50% del totale.
- Cereali integrali, legumi, frutta secca, semi oleaginosi e olio d’oliva ancora il 40-50%.
- Agli alimenti di origine animale dovrebbe restare non più del 10% del totale.
Qualsiasi tipo di digiuno fa male.
Vero o falso?
Abbiamo evidenze che il digiuno di lunga durata fa male (Studio Minnesota e Studio Biosphere 2): il lungo digiuno dopo un periodo di buona risposta fisica e psichica (“luna di miele”) determina nei soggetti problemi di forte intensità sia a livello fisico che psichico.
Negli altri casi di digiuno di breve durata, nel digiuno intermittente e nel semi-digiuno esperienze e ricerche hanno invece mostrato di aumentare la durata della vita di diversi tipi di organismi, dai più semplici ai più complessi.
Il digiuno breve, la restrizione calorica, il digiuno intermittente, le forme di semi-digiuno si sono dimostrate un’arma potentissima.
Hanno prevenuto la maggior parte delle malattie legate all’invecchiamento (malattie cardiovascolari, diabete mettilo tipo 2, neuropatie, tumori…) e determinato anche la perdita di peso.
Il digiuno intermittente aiuta l’organismo a mantenere il peso forma o a dimagrire se necessario.
Vero o falso?
Studi osservazioni e limitate esperienze scientifiche mostrato come varie forme di digiuno intermittente aiutano l’uomo a mangiare bene.
Varie sono le proposte di digiuno intermittente, queste le nostre:
- Tutti i giorni della settimana stare almeno 12 ore senza mangiare nulla
- Un giorno settimanale con 16 ore senza mangiare nulla
- 6 giorni alla settimana con 12 ore senza mangiare nulla + un giorno settimanale con 16 ore senza mangiare nulla
Questi schemi dietetici vanno seguiti soltanto sotto stretto controllo medico e per un periodo limitato da concordare sempre con uno specialista dietologo, ma che sia anche un clinico (meglio se con forte esperienza ospedaliera in Divisioni di Medicina Interna o Cardiologia).
Durante tali forme di semi-digiuno, nelle ore in cui si mangia, l’alimentazione deve essere corretta, equilibrata, basata essenzialmente su “cibi veri” e non di tipo industriale.
Mangiamo preferibilmente vegetale (verdure, frutta, frutta a guscio e semi oleaginosi, legumi, cereali integrali, olio d’oliva), con acqua sempre abbondante.
Apportiamo modicamente anche prodotti animali provenienti da allevamenti liberi (carne da animali allevati al pascolo, carni bianche da animali da cortile, polli allevati liberamente, uova da galline libere, pesce pescato e non di allevamento, pochi latticini).
Per digiuno intermittente si intende la tecnica di mangiare per un certo periodo di ore e quindi digiunare (non mangiare) per un altro determinato numero di ore.
Vero o falso?
Digiunare significa astenersi in tutto o in parte dal cibo o da alcuni cibi e bevande per un periodo di tempo.
Prima si prevedevano tempi lunghi di astensione dal cibo con alcune conseguenze positive e molte negative.
Si trattava in sostanza della forma di digiuno persistente.
Il digiuno intermittente prevede invece di mangiare per un certo periodo di ore e quindi non mangiare per altre ore.
Sono stati sempre notati aspetti positivi nei confronti delle patologie, dei fattori di rischio cardiovascolare e del peso.
Anche la sola abitudine di “non spizzicare” dopo l’ultimo pasto per almeno 12 ore ci può far comprendere quanto ciò sia educativo e sicuramente salutare.
Il digiuno intermittente favorisce il rinnovamento cellulare, interviene nell’aumento della sensibilità all’insulina, nella riduzione della glicemia, della pressione sanguigna, della colesterolemia e della trigliceridemia, riduce i processi infiammatori e lo stress ossidativo, aiuta a combattere l’evoluzione del cancro.
In particolare aumenta la capacità rigenerativa delle cellule staminali nei vari organismi contrastando il deterioramento del sistema immunitario e l’invecchiamento in generale.
Anche la perdita di peso e la riduzione della circonferenza addominale sembrano essere positivamente interessate.