12 regole

4. Senza bibite

SENZA BIBITE

La definizione di bibita è la seguente:

Bevanda dissetante a base di sciroppo o estratti vegetali o succhi di frutta diluiti in acqua minerale o naturale, per lo più con aggiunta di zuccheri.

Quasi sempre è addizionata a carbonato di sodio (soda) e/o ad aromi e sostanze dolci (zucchero, dolcificanti o fruttosio).

Le bevande possono anche contenere caffeina, taurina (in particolare gli energy drinks) e/o gomma arabica.

Oltre alle componenti di base, le bibite analcoliche possono contenere altre sostanze residuali con funzione di conservanti, acidificanti, antiossidanti, esaltatori di gusto e coloranti, nei tipi e nei limiti consentiti dalle leggi esistenti al momento.

Tali ingredienti sono indicati in etichetta, spesso con astruse dizioni tecniche.

Il tipo di bibite più venduto e consumato in Italia e un po’ in tutti i paesi occidentali è quello delle bibite analcoliche frizzanti.

Queste contengono una quota di anidride carbonica (CO2) fonte delle caratteristiche “bollicine” che tanto attirano, sembrano richiamare la freschezza del prodotto e sollecitano le papille gustative.

Quali sono i prodotti che ricadono nella definizione di bibita e sono più richieste e consumate in Italia?

  • I vari succhi di frutta con percentuale non inferiore al 12 o al 20%.
  • Quelli con solo il nome del frutto.
  • Con un nome di completa fantasia.
  • Semplici gassose.
  • Succhi di frutta al 100% di succo naturale.
  • Il nettare di frutta con il 25-50% di succo naturale e il resto di acqua e zucchero.

Comunque sia la maggioranza di queste bibite contiene solo acqua, zucchero e/o altri dolcificanti, aromi, anidride carbonica, coloranti, conservanti, acidulanti, addittivi chimici, antiossidanti non naturali e “calorie vuote” cioè sostanze zuccherine che producono energia, ma che non apportano alcun nutriente per l’organismo.

Neppure i succhi di frutta naturali al 100% sono completamente esenti dall’aggiunta di addittivi e comunque non hanno nulla a che vedere rispetto al consumo della frutta fresca.

Le bibite sono:

    • direttamente associate a sovrappeso, obesità, carie, reflusso, diabete mellito, arteriosclerosi.
    • indirettamente a cardiopatia ischemica, ictus cerebri, tumori, perdita della massa ossea, disturbi del sistema nervoso.

NON CONSUMIAMO MAI LE BIBITE INDUSTRIALI.

Per dissetarci e rinfrescarci rivolgiamoci invece alle spremute di frutta, ai frullati, agli estratti di frutta o di frutta e verdure e soprattutto all’acqua.

    Estratto di arance e lime

   Spremuta di frutta fresca

   Frullato di frutta fresca

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