CARNE e UOVA
La carne:
Per quanto riguarda la carne tre sono i concetti da cui voglio partire:
1. mangiare troppa carne fa sicuramente male,
2. possiamo vivere bene anche senza carne,
3. ma la sua esclusione dalla nostra dieta non è obbligatoria.
Infatti potremmo farne completamente a meno poiché ogni suo nutriente possiamo averlo da altri alimenti, compresa la Vit. B12 che proviene da pesce, uova, latte e latticini, oltre che dalla stessa carne.
Quindi se vogliamo possiamo vivere benissimo anche senza mangiare mai carne.
Eliminare completamente la carne per star bene non è però obbligatorio.
Gli studi scientifici (in particolare lo studio dello IARC l’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro) ormai convergono abbastanza sui seguenti punti:
• Le carni lavorate e trasformate attraverso processi di salatura, polimerizzazione, fermentazione, affumicatura, conservazione e miglioramento di sapore e palatabilità sono considerate cancerogene (Classe 1 IARC). Queste sono: salumi e insaccati come salame, mortadella, prosciutto, lonza, coppa, pancetta, hot dogs, wurstel, salsicce, carne in scatola, affettati di tacchino e pollo, preparati industriali a base di carne. Il loro uso può essere solo raro e a dosi minime.
• Le carni rosse non lavorate sono invece considerate probabilmente cancerogene (Classe 2° IARC). In particolare se mangiate spesso e in grosse quantità, soprattutto per il carcinoma del colon, ma anche per tumori del pancreas e della prostata. Aumentano anche il rischio delle malattie cardiovascolari. Ci sono evidenze che incrementino il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come la demenza di Alzheimer.
• Le carni bianche (pollame e coniglio) non sono state sufficientemente esaminate negli studi anche se la scarsa presenza di sangue e quindi di Ferro EME le rende potenzialmente più sicure per il cancro. Ma ciò non le assolve per il rischio di altre patologie (cardiovascolari, polmonari, allergiche…).
• La cottura ad alta temperatura delle carni contribuisce ad aumentare il rischio cancerogeno.
• Mangiare carne proveniente da animali cresciuti in allevamenti intensivi con l’utilizzo indiscriminato di antibiotici, cortisonici, estrogeni e con l’uso di mangimi dove sono presenti quantità enormi di pesticidi e fertilizzanti aumenta il rischio cancerogeno. Aumenta anche il rischio di altre patologie (cardiovascolari, polmonari, allergiche…) .
Consumare carne da animali allevati liberamente al pascolo riduce sicuramente il rischio dovuto al consumo della carne.
Pertanto in conclusione i consigli sull’utilizzo della carne nella nostra alimentazione sono:
- Evitare o limitare fortemente tutte le carni lavorate come i salumi e quelle molto cotte e/o abbrustolite (raramente e in piccole quantità).
- Evitare o limitare fortemente il consumo di carne cotta ad alte temperature (raramente e in piccole quantità).
- Limitare la carne rossa (massimo 1-2 volte al mese e in piccole quantità). Sostituirla con proteine vegetali (legumi, cereali integrali e frutta secca a guscio), con pesce pescato o al limite con carni bianche da animali allevati liberamente.
- Limitare il consumo di carne bianca proveniente da allevamenti intensivi (massimo 1-2 volte al mese e in piccole quantità).
- Limitare il consumo eccessivo di carne bianca derivata da animali allevati liberamente al pascolo, in cortile o ruspanti. Consumo massimo: 1-2 volte alla settimana, ma in quantità moderate.
Ulteriori consigli:
- Privilegiare i prodotti locali.
- Eliminare il sangue dalla carne rossa prima di cuocerla (passarla sotto l’acqua prima di prepararla, farla riposare dopo la cottura prima di servirla, così perde ancora sangue).
- Evitate le grigliate, il barbecue e tutte le cotture a temperature troppo elevate; in caso di grigliate occasionali non fare arrivare il fuoco a contatto diretto con la carne.
- Preferire cotture più dolci, lente e a temperature non troppo elevate come lo stufato, lo stracotto, il brasato, il bollito, in forno al cartoccio, in forno dolce, al vapore.
- Nei casi veramente rari in cui si decida di mangiare salsicce, salumi o insaccati vari, eventualmente usare quelli prodotti artigianali locali, non industriali.
- Il prosciutto di Parma e il San Daniele sono tra i pochi prosciutti industriali non trattati con i nitriti, uno tra i maggiori imputati del rischio cancerogeno dei salumi.
- Diffidare delle diete ipocaloriche e iperproteiche esageratamente ricche di proteine animali in particolare carne, proposte da alcuni medici e da nutrizionisti, tipo la Dieta Atkins, la Dukan, la Paleolitica, la South Beach.
CARNE e UOVA
Le uova:
Per quanto riguarda le uova possiamo ricordare che:
- Sono alimenti con un elevato valore biologico, contengono la maggioranza dei nutrienti fondamentali, racchiudono nei loro 60 grammi di peso un albume ricco di proteine, vitamine del gruppo B e sali minerali e un tuorlo con abbondanti acidi grassi insaturi, grassi saturi, sali minerali, vitamine del gruppo B, compresa la B12, carotenoidi e vitamina D.
- Sono altresì un alimento animale di cui non dobbiamo abusare proprio per l’abbondanza di proteine e grassi animali.
- In particolare si deve cercare di utilizzare uova fresche provenienti da galline allevate libere all’aperto, in cortile, le cosiddette galline ruspanti.
- Comunque bisogna evitare le uova prodotte negli allevamenti intensivi di pollame caratterizzati da altissima densità, sporcizia, mancanza di luce naturale, crescita rapida a scapito di condizioni accettabili di salute, selezione genetica, assenza di qualsiasi movimento, alimentazione pessima, abuso di farmaci, condizioni di vita inaccettabili per qualsiasi essere vivente.
In conclusione i consigli su un appropriato delle uova nella nostra alimentazione sono i seguenti:
• Si possono mangiare 1-2 uova alla settimana.
• Utilizzare le uova da pollame allevato liberamente.
• Non acquistare uova provenienti da allevamenti intensivi.
Controlla che carne e uova trovino il corretto ruolo nell’alimentazione del benessere.