12 regole

3. Utilizziamo acqua in abbondanza

ACQUA

Naturale o leggermente frizzante, dal rubinetto di casa, dagli erogatori di acqua depurata o conservata in bottiglia, un elevato consumo di acqua è sempre indicato.

Beviamo l’acqua abbondantemente.

Il nostro corpo è costituito principalmente di acqua, fino all’80% alla nascita, 55-60 % in età adulta con una leggera maggiore prevalenza nell’uomo rispetto alla donna.

A cosa serve l’acqua?

L’acqua ci serve per qualsiasi attività intra e extracellulare, ci serve per le reazioni biochimiche e per i processi fisiologici.

Ci serve per la digestione, il trasporto e l’assorbimento dei macro e micro nutrienti provenienti dal cibo e per l’eliminazione delle scorie.

E’ utile anche per la regolazione della temperatura corporea, per la mobilità delle articolazioni, per le funzioni di organi come l’occhio e i polmoni, per l’elasticità e la compattezza della pelle, per… qualsiasi attività e funzione del corpo umano.

E se c’è perdita di acqua?

Proprio con l’invecchiamento registriamo la graduale perdita d’acqua da parte dei tessuti e degli organi corporei e la disidratazione diventa una delle peculiarità dell’anziano.

Cosa dobbiamo fare:

Dobbiamo bere regolarmente per mantenere un costante bilancio idrico.

La quantità dell’acqua consumata (per le normali attività, o in presenza di un caldo eccessivo, o nel caso di attività sportive) deve essere uguale a quella introdotta.

Il fabbisogno idrico cambia in base all’età, al sesso, all’attività, al posto in cui si risiede, al tipo di lavoro che si svolge..

In media il consumo idrico di una giornata media è di circa 2.500 ml tra l’eliminazione urinaria, fecale, epidermica e polmonare.

Bevendo circa 1.500 ml e sommando l’acqua contenuta nel cibo e quella prodotta dall’organismo si raggiunge l’equilibrio.

Nei soggetti adulti, salvo in caso di malattie, il meccanismo della sete sopperisce con facilità a regolare il fabbisogno idrico.

Ma questa capacità è poco sviluppata nel bambino e si perde gradualmente nell’anziano.

Sono pertanto i bambini, gli anziani e i malati i soggetti nei quali è più necessario un maggiore controllo dell’equilibrio idrico.

È comunque una salutare abitudine quella di bere sempre un po’ più della necessità rilevata.

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