UTILIZZIAMO ACQUA IN ABBONDANZA
Naturale o leggermente frizzante, dal rubinetto di casa, dagli erogatori di acqua depurata o conservata in bottiglia, un elevato consumo di acqua è sempre indicato.
Beviamo l’acqua abbondantemente.
Il nostro corpo è costituito principalmente di acqua, fino all’80% alla nascita, 55-60 % in età adulta con una leggera maggiore prevalenza nell’uomo rispetto alla donna.
Possiamo indicare con maggiore precisione:
- Neonati: circa il 75-78% di acqua.
- Bambini: circa il 65-70% di acqua.
- Adulti: generalmente tra il 55% e il 60% di acqua nel corpo.
Queste percentuali possono variare leggermente da individuo a individuo in base a fattori come la composizione corporea, lo stile di vita e lo stato di salute.
Inoltre, l’età e il sesso possono influenzare la quantità di acqua nel corpo, ma in media l’acqua costituisce circa il 60% del peso corporeo negli uomini e circa il 55% nelle donne, principalmente a causa di differenze nella distribuzione del tessuto adiposo e della massa magra.
A cosa serve l’acqua?
L’acqua ci serve per qualsiasi attività intra e extracellulare, ci serve per le reazioni biochimiche e per i processi fisiologici.
Possiamo riassumere l’importanza dell’acqua nei seguenti punti:
- Idratazione: L’acqua costituisce la base per il mantenimento dell’equilibrio idrico nel corpo. È fondamentale per mantenere adeguati livelli di fluidi corporei, compresi il sangue, la linfa e i fluidi intracellulari ed extracellulari.
- Regolazione della temperatura corporea: L’acqua aiuta a regolare la temperatura corporea attraverso il sudore e l’evaporazione, che aiutano a raffreddare il corpo durante l’esposizione al calore o all’attività fisica intensa.
- Trasporto di sostanze: L’acqua funge da solvente per numerose sostanze chimiche e nutrienti nel corpo, facilitando il trasporto di sostanze come glucosio, elettroliti, ormoni e altri composti vitali attraverso il sangue e altri fluidi corporei.
- Partecipazione alle reazioni chimiche: Molte reazioni chimiche nel corpo avvengono in soluzione acquosa. L’acqua agisce come reagente o come parte del mezzo reattivo in molte reazioni biochimiche fondamentali, tra cui la digestione, la sintesi proteica e la produzione di energia cellulare.
- Lubrificazione: L’acqua è presente nelle articolazioni e negli organi interni per fornire lubrificazione e ridurre l’attrito tra le superfici mobili.
- Supporto strutturale: L’acqua è un componente chiave di molti tessuti corporei, inclusi il sangue, la linfa, la saliva, il liquido cerebrospinale e il liquido amniotico, fornendo supporto strutturale e mantenendo la forma dei tessuti.
- Escrezione dei rifiuti: L’acqua è coinvolta nel processo di eliminazione dei rifiuti attraverso la produzione di urina nei reni e attraverso altre vie di escrezione come il sudore e le feci.
Utilizziamo acqua in abbondanza.
E se c’è una perdita significativa di acqua?
La disidratazione, può causare una serie di problemi di salute e avere conseguenze gravi se non trattata adeguatamente.
Ecco alcuni dei suoi potenziali effetti:
- Diminuzione delle prestazioni fisiche e cognitive: Può portare a una diminuzione della resistenza fisica, dell’attenzione, della concentrazione e delle capacità cognitive. Ciò può influenzare negativamente le prestazioni nelle attività quotidiane, nello studio e nel lavoro.
- Aumento del rischio di colpi di calore: In ambienti caldi o durante l’esercizio fisico intenso, una perdita eccessiva di acqua può aumentare il rischio di colpi di calore, una condizione grave che si verifica quando il corpo non è in grado di raffreddarsi efficacemente.
- Alterazioni della funzione renale: La disidratazione può compromettere la funzione renale, riducendo la capacità dei reni di eliminare i rifiuti e regolare gli elettroliti nel corpo. Questo può portare a una maggiore concentrazione di sostanze tossiche nel sangue e all’insorgenza di problemi renali.
- Disturbi elettrolitici: La perdita di acqua può influenzare anche gli equilibri di elettroliti cruciali come il sodio, il potassio e il cloro nel corpo, che sono essenziali per il funzionamento delle cellule e dei tessuti. L’alterazione degli equilibri elettrolitici può portare a crampi muscolari, stanchezza e altri problemi di salute.
- Secchezza delle mucose e della pelle: La disidratazione può causare secchezza delle labbra, della bocca, del naso e della pelle, che possono diventare aride e screpolate.
- Disturbi gastrointestinali: La disidratazione può rallentare il transito intestinale e causare stitichezza, mentre una perdita eccessiva di fluidi può portare a vomito e diarrea, aggravando ulteriormente la disidratazione.
- Rischio di ipovolemia: In casi estremi, la disidratazione può portare a ipovolemia, una condizione in cui il volume di sangue nel corpo è significativamente ridotto. Questo può causare bassa pressione sanguigna, vertigini, confusione, svenimento e, se non trattata rapidamente, può mettere a rischio la vita.
Con l’invecchiamento registriamo la graduale perdita d’acqua da parte dei tessuti e degli organi corporei e la disidratazione diventa una delle peculiarità dell’anziano.
Cosa dobbiamo fare:
- Bere regolarmente acqua: La prima e più importante cosa da fare è bere acqua. Bevi piccoli sorsi di acqua regolarmente per reintegrare i fluidi persi. Evita di bere troppo velocemente, poiché potrebbe causare disagio addominale.
- Assumere elettroliti: Se hai perso una quantità significativa di liquidi, specialmente a causa di attività fisica intensa o di esposizione prolungata al calore, potrebbe essere utile reintegrare anche gli elettroliti, come il sodio e il potassio. Questi minerali sono persi insieme all’acqua durante la sudorazione. Puoi assumere bevande sportive contenenti elettroliti o consumare cibi ricchi di potassio e sodio, come banane, arance, spinaci e yogurt.
- Evitare alcol e caffeina: Evita di bere alcolici e bevande contenenti caffeina, poiché possono avere un effetto diuretico e aumentare la perdita di liquidi.
- Riposo e ambiente fresco: Se sei disidratato a causa del caldo o dell’esposizione al sole, cerca riparo in un ambiente fresco e riposati. Riduci al minimo l’attività fisica eccessiva fino a quando non ti senti meglio.
- Monitorare i segni e i sintomi: Presta attenzione ai segni e ai sintomi della disidratazione, come sete e secchezza delle mucose, urine di colore scuro, stanchezza, capogiri, confusione, crampi muscolari e battito cardiaco accelerato. Se i sintomi sono gravi o persistono, cerca assistenza medica.
- Idratazione preventiva: Per prevenire la disidratazione, assicurati di mantenere un adeguato apporto idrico durante tutto il giorno, bevendo acqua regolarmente e aumentando il consumo in condizioni di caldo, durante l’esercizio fisico o in caso di malattia.
E’ importante bere regolarmente e abbondantemente per mantenere un costante bilancio idrico.
La quantità dell’acqua consumata (per le normali attività, o in presenza di un caldo eccessivo, o nel caso di attività sportive) deve essere uguale a quella introdotta.
Il fabbisogno idrico cambia in base all’età, al sesso, all’attività, al posto in cui si risiede, al tipo di lavoro che si svolge.
In media il consumo idrico di una giornata media è di circa 2.500 ml tra l’eliminazione urinaria, fecale, epidermica e polmonare.
Bevendo circa 1.500 ml e sommando l’acqua contenuta nel cibo e quella prodotta dall’organismo si raggiunge l’equilibrio.
Nei soggetti adulti, salvo in caso di malattie, il meccanismo della sete sopperisce con facilità a regolare il fabbisogno idrico.
Ma questa capacità è poco sviluppata nel bambino e si perde gradualmente nell’anziano.
Sono pertanto i bambini, gli anziani e i malati i soggetti nei quali è più necessario un maggiore controllo dell’equilibrio idrico.
È comunque una salutare abitudine quella di bere sempre un po’ più della necessità rilevata.
Utilizziamo acqua in abbondanza.