mangiare con arte

Le 12 regole di “Mangiare con arte”

LE 12 REGOLE DI “MANGIARE CON ARTE” (The 12 rules of “Eating with Art”)

Ma allora cosa e come dovremmo mangiare? / But then what and how should we eat?

La nostra alimentazione in 12 brevi frasi (le 12 regole di “Mangiare con arte”):
(Our diet in 12 short sentences):

1. Mangiamo cibo vero, / Let’s eat real food,
2. con moderazione, / in moderation,
3. con acqua abbondante, /with plenty of water,
4. senza bibite,/without soft drinks,
5. principalmente vegetale,/mainly plant-based,
6. sempre integrale,/always whole,
7. abbastanza pesce pescato,/with enough sustainable caught fish,
8. poca carne e uova da animali liberi,/ little meat and eggs from free-range animals,
9. raramente cereali raffinati,/rarely refined grains,
10. sporadicamente latticini,/sporadically dairy,
11. poco zucchero integrale di canna,/little unrefined cane sugar,
12. in convivialità e con gusto./in conviviality and with taste.

Principalmente utilizziamo i prodotti che la natura ci fornisce spontaneamente.

Nutriamoci con alimenti veri, con cibo naturale.

Utilizziamo verdura e frutta fresca, frutta secca, pane, pasta, riso e altri cereali coltivati e lavorati correttamente, legumi freschi o secchi, olive e olio d’oliva, carne e pesce, latte e formaggi, uova, da animali allevati liberamente.

Alimentiamoci con i cibi prodotti tramite l’agricoltura e l’allevamento retaggio delle arti millenarie dell’uomo.

Usare i prodotti naturali che la natura ci offre spontaneamente è un’ottima scelta per promuovere la salute e il benessere.

Sono i prodotti più ricchi di nutrienti essenziali, come vitamine, minerali, fibre e antiossidanti, e possono fornire una vasta gamma di benefici per la salute quando vengono inclusi in una dieta equilibrata.

Affermare che bisogna mangiare cibo vero sembra un’inutile riproposizione di cose che dovrebbero essere scontate.

Sembra ovvio che tutti si voglia mangiare cibo vero.

Purtroppo non è così.

Attualmente la quantità di “pseudoalimenti” che ingeriamo è preponderante rispetto a quella degli alimenti veri.

Tutti i giorni introduciamo nel nostro organismo un crescente numero di prodotti che del cibo mantengono soltanto il nome, ma che in realtà sono soltanto creazioni industriali, o alterazioni, lavorazioni, contraffazioni alimentari e che nella loro maggioranza non meritano di essere definiti cibo.

Ogni anno le industrie alimentari producono (o meglio inventano) migliaia di novità “salutari” che vanno a sostituire il cibo vero, quello che proveniva dai contadini, dagli allevatori, dalle piccole filiere alimentari.

Le campagne pubblicitarie delle industrie divengono martellanti.

La pubblicità dei media ci incalza in tutte le sue forme per ricordarci i nuovi snacks, i pasti pronti, i formaggi “light”, i biscotti “dietetici”, i succhi “senza zuccheri, i prodotti con “zero grassi”, “senza glutine”, “senza lattosio”, “senza nichel”, “senza scadenza”, “senza…”.

E la pressione pubblicitaria viene maggiormente indirizzata verso i bambini con réclame accattivanti dove cartoons, giochi e “schifezze alimentari” vengono mescolati al fine di suscitare desideri e pulsioni che spingano poi i genitori alla spesa e che preparino i bambini ad un futuro di obesità e malattia.

Utilizziamo meno possibile gli “pseudoalimenti” industriali che cercano sempre più di sostituire il cibo vero.

Le principali differenze tra il cibo vero, naturale, e i prodotti alimentari industriali riguardano i loro processi di produzione e composizione:

  1. Cibo vero/naturale: Questo comprende alimenti freschi e non processati. Questi alimenti sono minimamente lavorati e conservano la loro composizione nutritiva originale. Sono spesso ricchi di fibre, vitamine, minerali e altri nutrienti essenziali per la salute. Sono rappresentati da verdura e frutta fresca, frutta secca e semi, cereali integrali, legumi e olio d’oliva, carne e pesce non allevati intensamente, latte, derivati e uova da animali liberi.
  2. Prodotti alimentari industriali: Questi sono alimenti che subiscono processi di trasformazione industriale: la raffinazione, la lavorazione ad alta temperatura, l’aggiunta di additivi, conservanti, coloranti e aromi artificiali. Esempi comuni includono cibi confezionati, snack, bevande zuccherate, cibi pronti surgelati, cibi in scatola e fast food. Questi alimenti spesso contengono elevate quantità di zuccheri aggiunti, grassi saturi, sale e calorie vuote, mentre sono carenti di nutrienti essenziali.

Utilizziamo cibi freschi, di stagione e di provenienza locale.

Ricordiamo le 12 regole di Mangiare con Arte.

English translation

We mainly use products that nature spontaneously provides us with.

Let’s nourish ourselves with real food, with natural food.

We use fresh vegetables and fruits, nuts, bread, pasta, rice, and other grains grown and processed properly, fresh or dried legumes, olives, and olive oil, meat and fish, milk and cheese, eggs, from freely raised animals.

Let’s feed ourselves with foods produced through agriculture and breeding, heritage of millennia-old human arts.

Using the natural products that nature spontaneously offers us is an excellent choice to promote health and well-being.

They are the products richest in essential nutrients, such as vitamins, minerals, fiber, and antioxidants, and can provide a wide range of health benefits when included in a balanced diet.

Asserting that we should eat real food seems like an unnecessary restatement of things that should be obvious.

It seems obvious that everyone wants to eat real food.

Unfortunately, it’s not like that.

Currently, the quantity of “pseudo-foods” that we ingest is predominant compared to real foods.

Every day we introduce into our bodies an increasing number of products that retain only the name of food, but that are actually only industrial creations, or alterations, processes, food counterfeits, and the majority of them do not deserve to be called food.

Every year, food industries produce (or rather invent) thousands of “healthy” novelties that replace real food, the one that came from farmers, breeders, and small food chains.

The advertising campaigns of the industries become overwhelming.

Media advertising presses us in all its forms to remind us of new snacks, ready meals, “light” cheeses, “diet” cookies, “sugar-free” juices, products with “zero fat,” “gluten-free,” “lactose-free,” “nickel-free,” “expiration-free,” “without…”.

And advertising pressure is increasingly directed towards children with catchy advertisements where cartoons, games, and “junk food” are mixed in order to arouse desires and impulses that then drive parents to spend and prepare children for a future of obesity and illness.

Let’s use industrial “pseudo-foods” that try more and more to replace real food as little as possible.

The main differences between real, natural food, and industrial food products concern their production processes and composition:

1. Real/natural food:

This includes fresh and unprocessed foods. These foods are minimally processed and retain their original nutritional composition. They are often rich in fiber, vitamins, minerals, and other essential nutrients for health. They are represented by fresh vegetables and fruits, nuts and seeds, whole grains, legumes and olive oil, meat and fish not intensively raised, milk, derivatives, and eggs from free-range animals.

2. Industrial food products:

These are foods that undergo industrial transformation processes, such as refining, high-temperature processing, the addition of additives, preservatives, colorings, and artificial flavors. Common examples include packaged foods, snacks, sugary drinks, frozen ready meals, canned foods, and fast food. These foods often contain high amounts of added sugars, saturated fats, salt, and empty calories, while lacking essential nutrients.

Let’s use fresh, seasonal, and locally sourced foods.

Let’s remember the 12 rules of Eating with Art.”

 

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