le diete

Le diete che possono provocare patologie

LE DIETE CHE POSSONO PROVOCARE PATOLOGIE

15.Dieta Atkins

16.Dieta chetogenetica

17.Dieta low carb

18.Dieta Paleo

19.Dieta Scarsdale

 

15. DIETA ATKINS

Definizione: E’ una dieta a basso contenuto di carboidrati, sviluppata negli anni ’60 dal cardiologo americano Robert Atkins. 

La sua teoria è che i carboidrati, in particolare quelli semplici come lo zucchero e la farina bianca, sono responsabili dell’aumento di peso e di molte malattie, e che ridurne l’assunzione può portare a una perdita di peso significativa e miglioramenti nella salute generale.

La dieta Atkins prevede quattro fasi:

  1. Induzione: questa fase dura 2 settimane ed è la fase più restrittiva della dieta. Si limita l’assunzione di carboidrati a meno di 20 grammi al giorno, principalmente sotto forma di verdure a basso contenuto di carboidrati. Si mangiano proteine ​​a volontà, come carne, pesce, uova e formaggio, e si consumano grassi sani come avocado, olio d’oliva e noci.
  2. Bilanciamento: in questa fase, si iniziano a introdurre gradualmente i carboidrati, aumentando l’assunzione di verdure a basso contenuto di carboidrati e aggiungendo lentamente frutta, cereali integrali e legumi.
  3. Pre-mantenimento: una volta raggiunto il peso desiderato, si entra nella fase di pre-mantenimento, nella quale si continua ad aumentare gradualmente l’assunzione di carboidrati fino a raggiungerne il livello che il corpo può tollerare senza aumentare di peso.
  4. Mantenimento: questa è la fase finale della dieta, nella quale si mantiene il peso raggiunto attraverso un’alimentazione equilibrata e moderata che comprende carboidrati a basso indice glicemico, proteine, grassi sani e una varietà di verdure, frutta, cereali integrali e legumi.

Effetti positivi: Gli studi sull’efficacia della dieta Atkins hanno prodotto risultati contrastanti, con alcune ricerche che indicano una perdita di peso significativa e miglioramenti nelle malattie cardiache e nel diabete di tipo 2, 

Effetti negativi: Altre ricerche hanno sollevato preoccupazioni riguardo a potenziali rischi per la salute a lungo termine, come un aumentato rischio in particolare di malattie cardiache e renali.

  1. Carenza di nutrienti: può limitare l’apporto di alcuni nutrienti essenziali, come le vitamine B, le fibre e i minerali. Ciò potrebbe portare a carenze nutrizionali se la dieta non è adeguatamente bilanciata.
  2. Problemi di salute renale: può aumentare il carico proteico sui reni, il che può portare a problemi di salute renale, in particolare per le persone già predisposte o con insufficienza renale cronica lieve.
  3. Aumento del colesterolo: può portare a un aumento dei livelli di colesterolo, in particolare del colesterolo LDL (il “colesterolo cattivo”).
  4. Effetti collaterali: come mal di testa, nausea, stanchezza, stitichezza e alito cattivo.
  5. Problemi di bilanciamento della dieta: può essere difficile per alcune persone bilanciare la loro dieta in modo corretto e ottenere abbastanza nutrienti essenziali.

In generale, la dieta Atkins può essere efficace per alcune persone come parte di un piano di perdita di peso a breve termine, ma deve essere utilizzata con cautela e sotto la supervisione di un medico o di un dietologo, specialmente per le persone con problemi di salute preesistenti.

E’ stata posta in fondo alla classifica redatta dall’AHA sulle diete più famose.

16. DIETA CHETOGENETICA

Definizione: E’ nota anche come dieta keto o dieta cheto, a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi che mira a indurre lo stato di chetosi nel corpo. 

La chetosi è uno stato metabolico in cui il corpo utilizza i grassi come principale fonte di energia invece dei carboidrati, che vengono solitamente utilizzati come combustibile.

Si basa sul consumo di alimenti ad alto contenuto di grassi, come carne, pesce, uova, formaggi grassi, burro, olio d’oliva, noci e semi. E’ invece limitato il consumo di carboidrati, come cereali, pane, pasta, riso, frutta e verdure amidacee. 

In genere consente un’assunzione giornaliera di carboidrati compresa tra 20 e 50 grammi al giorno, che è significativamente inferiore rispetto alle raccomandazioni dietetiche tradizionali.

Il principale obiettivo della dieta chetogenetica è indurre la chetosi, in cui il corpo inizia a bruciare i grassi come principale fonte di energia invece dei carboidrati. 

Effetti positivi: I sostenitori affermano che questo stato di chetosi è associato a una serie di benefici per la salute, tra cui la perdita di peso, la riduzione della glicemia, il miglioramento della salute cardiaca e la diminuzione del rischio di alcuni tipi di cancro.

Effetti negativi: Tuttavia, la dieta chetogenetica può essere difficile da seguire e può portare a danni e effetti collaterali. I rischi sono simili a quelli della dieta Atkins.

  1. Carenza di nutrienti: limita moltissimo l’apporto di carboidrati, che sono una fonte importante di fibre, vitamine e minerali. Ciò può portare a carenze nutrizionali se la dieta non è adeguatamente bilanciata.
  2. Problemi di salute renale: può aumentare il carico proteico sui reni, il che può portare a problemi di salute renale, in particolare per le persone già predisposte o con insufficienza renale cronica lieve.
  3. Aumento del colesterolo: può portare a un aumento dei livelli di colesterolo, in particolare del colesterolo LDL (il “colesterolo cattivo”).
  4. Effetti collaterali: come mal di testa, nausea, stanchezza, stitichezza e alito cattivo.
  5. Problemi di bilanciamento della dieta: può essere difficile per alcune persone bilanciare la loro dieta in modo corretto e ottenere abbastanza nutrienti essenziali.

In generale, la dieta chetogenetica può essere efficace per alcune persone come parte di un piano di perdita di peso a breve termine, ma deve essere utilizzata con cautela e sotto la supervisione di un medico o di un dietologo, specialmente per le persone con problemi di salute preesistenti.

Anch’essa di recente è stata posta in fondo alla classifica redatta dall’AHA sulle diete più famose.

17. DIETA LOW CARB

Definizione: E’ un tipo di dieta che si basa sulla riduzione dell’apporto di carboidrati e sull’aumento dell’apporto di proteine e grassi. 

Questo tipo di dieta è stato oggetto di molta attenzione negli ultimi anni per la sua efficacia nella perdita di peso e nel miglioramento della salute metabolica.

In pratica presenta quasi gli stessi benefici e gli stessi rischi delle diete Atkins e chetoigenetica, 

La dieta low carb riduce l’apporto di carboidrati, limitando alimenti come pane, pasta, riso, cereali, frutta, zucchero e dolci. 

Invece si mangiano alimenti ad alto contenuto proteico come carne, pesce, uova, formaggi e verdure non amidacee come broccoli, spinaci e cavoli.

Effetti positivi: I suoi vantaggi includono una rapida perdita di peso, una riduzione dei livelli di zucchero nel sangue e dei trigliceridi, una riduzione della pressione sanguigna e un miglioramento del profilo lipidico.

Effetti negativi: Tuttavia, ci sono anche alcuni rischi come carenze di nutrienti, problemi di salute renale, aumento del colesterolo e rischio di effetti collaterali come mal di testa, nausea e stanchezza.

La dieta low carb può essere seguita in modo sicuro e efficace se è adeguatamente bilanciata e supervisionata da un professionista sanitario. 

Inoltre, è importante sottolineare che non è adatta a tutti, e che la scelta di una dieta dovrebbe essere basata sulle esigenze individuali di ciascuno, le preferenze alimentari e lo stato di salute generale.

DIFFERENZE TRA LOW CARB, ATKINS E CHETOGENETICA

Le diete low carb, Atkins e chetogenetica sono tutte a basso contenuto di carboidrati, ma ci sono alcune differenze tra di loro.

La low carb è una dieta generale a basso contenuto di carboidrati che prevede una riduzione dell’apporto di carboidrati e un aumento dell’apporto di proteine e grassi.

Non prevede un preciso conteggio dei carboidrati e le persone che seguono questa dieta possono consumare un’ampia varietà di alimenti, inclusi frutta e verdura.

L’Atkins è una dieta a basso contenuto di carboidrati con una fase iniziale molto restrittiva in cui viene limitato drasticamente l’apporto di carboidrati per indurre il corpo a entrare in chetosi. Successivamente è prevista una graduale reintroduzione di carboidrati e l’aggiunta di cibi come frutta e verdura.

La chetogenetica è una dieta a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi che induce il corpo a entrare in uno stato metabolico chiamato chetosi.

Prospetta un preciso conteggio dei carboidrati e un consumo molto limitato di carboidrati, tipicamente meno di 50 grammi al giorno.

E’ molto restrittiva con l’esclusione di molti alimenti, come frutta, cereali e zuccheri.

In sintesi, la dieta low carb è meno restrittiva rispetto alla dieta Atkins e alla dieta chetogenetica, ma prevede comunque una riduzione dell’apporto di carboidrati.

La dieta Atkins è più restrittiva nella fase iniziale ma prevede la reintroduzione graduale dei carboidrati.

Quella chetogenetica è la più restrittiva delle tre e prevede il conteggio preciso dei carboidrati e l’esclusione di molti alimenti.

18. DIETA PALEO o “dell’età della pietra”

Definizione: La dieta paleo (o paleolitica o dell’età della pietra o delle caverne) è basata sull’idea di consumare alimenti simili a quelli che gli uomini primitivi consumavano durante l’era paleolitica, circa 2,5 milioni di anni fa. 

L’uomo sarebbe geneticamente predisposto a digerire determinati alimenti, mentre altri, come quelli derivati dall’agricoltura, sarebbero stati introdotti solo recentemente nella nostra alimentazione e non sarebbero adatti al nostro organismo.

Si concentra sull’assunzione di alimenti interi e nutrienti, come frutta, verdura, carne, pesce, uova, semi e noci, eliminando invece alimenti trasformati e raffinati, come zucchero, cereali raffinati, legumi e prodotti lattiero-caseari.

Gli alimenti che si consumano in abbondanza nella dieta paleo sono:

  • Carne: preferibilmente proveniente da animali allevati allo stato brado o in modo naturale, senza antibiotici o ormoni.
  • Pesce e frutti di mare: ricchi di omega-3 e di altri nutrienti importanti per il nostro organismo.
  • Uova: fonte di proteine e di grassi sani.
  • Verdure: soprattutto quelle a basso contenuto di amido, come broccoli, cavolfiori, spinaci, carote, zucchine, pomodori..
  • Frutta: preferibilmente a basso contenuto di zuccheri, come bacche, mele, pesche, pere..
  • Semi e noci: ricchi di grassi sani, proteine e fibre.

Al contrario, gli alimenti che vengono evitati nella dieta paleo sono:

  • Cereali raffinati: come il grano, il riso, il mais, l’avena..
  • Legumi: come fagioli, lenticchie, ceci..
  • Prodotti lattiero-caseari: latte, formaggi, yogurt..
  • Zuccheri aggiunti: come il saccharosio, il fruttosio, il miele..
  • Alimenti trasformati: come i prodotti industriali, i cibi confezionati, i cibi precotti..

Effetti positivi: E’ stata oggetto di numerosi studi scientifici, alcuni dei quali hanno evidenziato benefici sulla salute, come la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e obesità. 

Effetti negativi: Tuttavia, altri studi hanno sollevato preoccupazioni per il possibile eccesso di proteine e di grassi saturi presenti nella dieta, che potrebbero aumentare il rischio di problemi di salute come malattie renali e cardiache.

Ecco i possibili effetti negativi:

  1. Carenze nutrizionali: può essere carente in alcuni nutrienti importanti come calcio, vitamina D e fibra, in quanto l’esclusione di latticini e cereali limita l’assunzione di questi nutrienti.
  2. Consumo eccessivo di proteine: è spesso ricca di proteine animali, il che può portare a un consumo eccessivo di proteine che può avere effetti negativi sulla salute.
  3. Rischio di malattie cardiovascolari: può essere ricca di grassi saturi e colesterolo, che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
  4. Difficoltà di mantenimento: può essere difficile da mantenere a lungo termine, soprattutto se si mangia fuori casa o si viaggia spesso.
  5. Costo: può essere costosa a causa del prezzo elevato di alimenti come carne, pesce e frutta secca.
  6. Potenziale rischio per la salute renale: Poiché è spesso ricca di proteine, può aumentare il carico di lavoro dei reni, aumentando il rischio di problemi renali.

Inoltre, la dieta paleo non tiene conto delle preferenze alimentari individuali e delle esigenze nutrizionali specifiche di ogni persona.

L’AHA l’ha posta proprio in fondo alla sua classifica delle diete più conosciute.

 

In fondo alla classifica AHA delle diete buone per il cuore ci sono la dieta paleolitica che esclude cereali, legumi, oli e latticini, e la dieta chetogenica che limita il consumo di carboidrati a meno del 10 per cento delle calorie quotidiane.

Secondo gli esperti, in entrambi i casi si tratta di regimi che possono avere senso per perdere peso nel breve o brevissimo termine, ma che nel lungo periodo sono troppo restrittive. 

Sono difficili da seguire e soprattutto non comportano reali vantaggi rispetto ad altre diete meno rigide, neppure in termini di dimagrimento. 

Inoltre, sono tipi di alimentazione che prevedono un maggior consumo di grassi saturi e uno scarso apporto di fibre, elementi entrambi rischiosi per la salute cardiovascolare. 

L’unica raccomandazione ‘giusta’ condivisa da tutte le diete? Limitare gli zuccheri aggiunti: su questo tutti, proprio tutti si mettono d’accordo.

19. DIETA SCARSDALE

Definizione: E’ un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati e grassi che promette una perdita di peso rapida. 

È stata creata dal cardiologo americano Herman Tarnower negli anni ’70.

E’ stata una delle prime diete a basso contenuto di carboidrati ad essere popolare.

Si divide in due fasi. 

  • Prima fase di due settimane, di perdita di peso, prevede di mangiare una combinazione specifica di alimenti ad alto contenuto proteico, a basso contenuto di grassi e carboidrati, come pollo, pesce, uova, insalate, verdure e frutta. In questa fase si possono consumare solo 1000 calorie al giorno.
  • Seconda fase, di mantenimento del peso, dura per altre due settimane e prevede un aumento delle calorie giornaliere fino a circa 1200-1500 calorie al giorno. In questa fase si possono introdurre gradualmente carboidrati e grassi nella dieta, ma solo in quantità limitate.

La dieta Scarsdale consiglia di evitare zuccheri raffinati, bevande zuccherate, alcol, cereali e pane, mentre consiglia di bere molta acqua e di esercitarsi regolarmente.

Effetti positivi: 

  • Perdita di peso rapida
  • Limitazione del consumo di carboidrati e grassi
  • Alimenti nutrienti
  • Controllo delle porzioni
  • Aumento dell’autodisciplina

Effetti negativi: E’ stata criticata da alcuni esperti nutrizionisti per

  • essere troppo restrittiva
  • determinare possibili carenze nutrizionali
  • avere troppo pochi carboidrati e grassi
  • Prevedere un’eccessiva restrizione calorica, il che può portare a mancanza di energia, stanchezza e altri problemi di salute a lungo termine. 
  • non fornire abbastanza nutrienti essenziali come ferro, calcio e vitamina D.

 

Similar Posts

Lascia un commento