MALATTIA RENALE POLICISTICA
Definizione
La malattia renale policistica comprende un gruppo di disturbi ereditari che colpiscono i reni, portando alla formazione di numerose cisti piene di liquido all’interno dei tessuti renali.
Queste cisti tendono a crescere nel corso del tempo.
Queste occupano spazio all’interno dei reni e causano un progressivo danno renale.
Le due forme più comuni di malattia renale policistica sono:
— la malattia renale policistica autosomica dominante (ADPKD) e
— la malattia renale policistica autosomica recessiva (ARPKD)
- Malattia renale policistica autosomica dominante (ADPKD): Questa è la forma più comune della malattia renale policistica. È ereditata in modo autosomico dominante, il che significa che un solo genitore con la mutazione genetica può trasmettere la condizione al figlio. Le cisti nei reni iniziano a formarsi nell’età adulta e possono portare a una progressiva perdita della funzione renale. I sintomi possono includere dolore addominale, ipertensione arteriosa e insufficienza renale.
- Malattia renale policistica autosomica recessiva (ARPKD): Questa forma è molto meno comune. E’ ereditata in modo autosomico recessivo, il che significa che entrambi i genitori devono portare la mutazione genetica per che il bambino manifesti la condizione. ARPKD si sviluppa nell’infanzia o nell’adolescenza ed è solitamente più grave di ADPKD. I sintomi includono ingrossamento dei reni, insufficienza renale, ipertensione e problemi respiratori.
Entrambe le forme di malattia renale policistica sono causate da mutazioni genetiche che portano a un’alterazione nella formazione e nella struttura dei tubuli renali.
Il danno renale progressivo è una caratteristica comune di entrambe le forme di MRP, ma l’età di insorgenza, la gravità e i sintomi possono variare notevolmente.
La diagnosi e il trattamento della malattia renale policistica possono variare in base al tipo e alla gravità della condizione.
Spesso coinvolgono il monitoraggio della funzione renale, il controllo della pressione sanguigna, il trattamento dei sintomi e, in alcuni casi, la gestione dell’insufficienza renale con dialisi o trapianto di rene.
La consulenza genetica può essere consigliata per le famiglie con una storia di malattia renale policistica per valutare il rischio di ereditarietà della condizione.
Differenza tra eterozigoti e omozigosi
La differenza principale tra eterozigoti e omozigoti riguarda la composizione genetica degli individui in relazione a un particolare gene o locus.
Gli individui eterozigoti hanno due diverse varianti (allele) di un gene specifico in una coppia di cromosomi omologhi. Ad esempio, se stiamo considerando il gene per il colore degli occhi, un individuo eterozigote potrebbe avere un allele per gli occhi blu da un genitore e un allele per gli occhi marroni dall’altro genitore. In questo caso, gli alleli sono diversi.
Gli individui omozigoti hanno due copie identiche (allele) di un gene specifico in una coppia di cromosomi omologhi. Continuando con l’esempio del colore degli occhi, un individuo omozigote avrebbe due copie dello stesso allele, quindi potrebbe avere due copie dell’allele per gli occhi blu o due copie dell’allele per gli occhi marroni. In questo caso, gli alleli sono identici. In termini di rappresentazione genetica, si usa spesso la lettera “H” per rappresentare l’allele dominante (quello che viene espresso) e la lettera “h” per rappresentare l’allele recessivo (quello che viene nascosto quando presente insieme a un allele dominante). Quindi, un individuo eterozigote avrebbe una combinazione “Hh”, mentre un individuo omozigote avrebbe “HH” se è omozigote dominante o “hh” se è omozigote recessivo. In breve, la differenza tra eterozigoti e omozigoti si basa sulla diversità o l’identità degli alleli presenti per un gene specifico in un individuo. Gli eterozigoti hanno due alleli diversi, mentre gli omozigoti hanno due alleli identici. |
Eziologia
L’eziologia della malattia renale policistica è principalmente genetica.
Questa condizione è causata da mutazioni genetiche che influenzano lo sviluppo e la funzione dei reni.
Ci sono due forme principali di malattia renale policistica (MRP), ognuna con una causa genetica specifica:
- Malattia renale policistica autosomica dominante (ADPKD):
- Eredità: La ADPKD è ereditata in modo autosomico dominante, il che significa che una singola copia mutata del gene è sufficiente per sviluppare la condizione. Un genitore con ADPKD ha il 50% di probabilità di trasmettere la mutazione genetica ai propri figli.
- Gene coinvolto: La maggior parte dei casi di ADPKD è causata da mutazioni nei geni PKD1 (responsabile della maggior parte dei casi) o PKD2. Questi geni forniscono istruzioni per la produzione di proteine coinvolte nella struttura e nella funzione dei tubuli renali.
- Malattia renale policistica autosomica recessiva (ARPKD):
-
- Eredità: L’ARPKD è ereditata in modo autosomico recessivo, il che significa che entrambi i genitori devono portare una copia mutata del gene per che il loro figlio sviluppi la condizione.
- Gene coinvolto: L’ARPKD è causata da mutazioni nel gene PKHD1. Questo gene fornisce istruzioni per la produzione di una proteina chiamata fibrocistina, che è coinvolta nello sviluppo dei tubuli renali.
Le mutazioni genetiche nelle forme ADPKD e ARPKD portano a difetti strutturali nei reni e alla formazione di numerose cisti piene di liquido all’interno dei tessuti renali.
Queste cisti crescono nel tempo e possono causare una progressiva compromissione della funzione renale.
È importante notare che, sebbene la malattia renale policistica sia causata da mutazioni genetiche, la gravità della condizione e l’età di insorgenza possono variare notevolmente tra gli individui.
Alcune persone con MRP possono avere sintomi gravi già in giovane età, mentre altre possono manifestare la malattia solo più avanti nella vita o avere una forma più lieve della condizione.
La diagnosi precoce e il monitoraggio regolare sono importanti per la gestione della MRP e la prevenzione delle complicazioni renali.
Patogenesi
La patogenesi della malattia renale policistica (MRP) coinvolge il processo attraverso il quale si formano e crescono le cisti nei reni e come queste cisti influenzano la funzione renale.
La MRP è una condizione genetica ereditaria, quindi la patogenesi è fortemente correlata alle mutazioni genetiche coinvolte.
Ci concentreremo principalmente sulla patogenesi della malattia renale policistica autosomica dominante (ADPKD), che è la forma più comune di MRP.
Ecco una panoramica della patogenesi della MRP:
- Mutazione genetica: La MRP ADPKD è causata da mutazioni nei geni PKD1 o PKD2. Questi geni forniscono istruzioni per la produzione di proteine coinvolte nella struttura e nella funzione dei tubuli renali, le unità funzionali dei reni.
- Difetto nella struttura dei tubuli: Le mutazioni genetiche portano a un difetto nella struttura dei tubuli renali, in particolare dei tubuli collettori, che sono responsabili della regolazione dell’acqua e delle sostanze chimiche nel sangue.
- Formazione di cisti: A causa del difetto nella struttura dei tubuli, si formano cisti nei reni. Le cisti sono sacche piene di liquido che crescono lentamente nel tempo. Queste cisti possono essere singole o multiple e si sviluppano in vari punti all’interno del tessuto renale.
- Aumento del volume renale: Con il passare del tempo, l’accumulo di cisti porta all’aumento del volume renale. Questo aumento di volume può causare un ingrossamento dei reni.
- Compressione dei tessuti circostanti: Le cisti in crescita possono comprimere i tessuti circostanti, tra cui i tubuli renali normali. Questa compressione può interferire con la funzione renale normale.
- Progressione della malattia: Con il passare del tempo, il progressivo aumento delle cisti e la compressione dei tessuti circostanti possono portare a una progressiva perdita della funzione renale. Questo può portare a sintomi come l’ipertensione arteriosa, l’insufficienza renale cronica e altre complicazioni renali.
La patogenesi della MRP è complessa e coinvolge numerosi meccanismi cellulari e molecolari.
Gli studi di ricerca sono in corso per comprendere meglio i dettagli di questi processi e per sviluppare terapie mirate per rallentare la progressione della malattia.
È importante notare che la MRP è una condizione ereditaria, il che significa che le mutazioni genetiche sono presenti fin dalla nascita.
Tuttavia, i sintomi e la progressione della malattia possono variare notevolmente tra gli individui e possono manifestarsi in età diverse.
La diagnosi precoce e la gestione adeguata sono fondamentali per prevenire o ritardare le complicazioni renali associate alla MRP.
Sintomatologia
La malattia renale policistica (MRP) può variare notevolmente in termini di sintomi e gravità tra gli individui.
La sua manifestazione più comune è l’accumulo progressivo di cisti nei reni, che può portare a una serie di problemi renali.
Ecco una sintomatologia tipica associata alla MRP:
- Dolore addominale o lombare: Alcune persone con MRP possono sperimentare dolore o disagio nella zona dell’addome o della parte bassa della schiena. Questo può essere causato dall’ingrossamento dei reni o dalla pressione esercitata dalle cisti sui tessuti circostanti.
- Ipertensione arteriosa (pressione alta): L’ipertensione arteriosa è comune tra i pazienti con MRP ed è spesso uno dei primi segni riconoscibili. Le cisti renali possono influenzare la regolazione della pressione sanguigna nei reni.
- Problemi urinari: La MRP può causare vari problemi urinari, tra cui aumento della frequenza urinaria, minzione dolorosa o difficoltà a svuotare completamente la vescica.
- Ematuria: L’ematuria è la presenza di sangue nelle urine ed è un sintomo che può verificarsi nella MRP. Questo può essere dovuto a lesioni o sanguinamento causato dalle cisti.
- Infezioni del tratto urinario (UTI): A causa delle cisti nei reni, i pazienti con MRP possono essere più suscettibili alle infezioni del tratto urinario.
- Calcoli renali: La formazione di calcoli renali è più comune nelle persone con MRP a causa delle cisti e dei cambiamenti nella composizione chimica dell’urina.
- Insufficienza renale: In alcuni casi, la MRP può progredire fino a causare insufficienza renale, in cui i reni non sono in grado di filtrare efficacemente i rifiuti e mantenere l’equilibrio chimico del corpo. Questo può richiedere trattamenti come la dialisi o il trapianto di rene.
- Aneurismi cerebrali: In rari casi, la MRP può essere associata a un aumento del rischio di aneurismi cerebrali, che sono sacche deboli o espansioni nei vasi sanguigni nel cervello.
È importante sottolineare che alcuni individui con MRP possono essere asintomatici per gran parte della loro vita e possono non sviluppare problemi renali significativi.
Diagnosi
La diagnosi della malattia renale policistica (MRP) coinvolge una serie di test e procedure cliniche, tra cui:
- Anamnesi e esame fisico: Il medico raccoglierà una storia clinica completa, inclusi sintomi passati e presenti, e condizioni mediche familiari. Un esame fisico può rilevare segni come ingrossamento dei reni o pressione arteriosa elevata.
- Esami del sangue: Sono eseguiti esami del sangue per misurare la funzione renale, inclusi i livelli di creatinina e azoto ureico nel sangue. I risultati anormali possono indicare problemi renali.
- Ecografia renale: L’ecografia è spesso il primo test di imaging utilizzato per diagnosticare la MRP. È un esame non invasivo che utilizza onde sonore per creare immagini dei reni. Le cisti nei reni possono essere visibili tramite ecografia.
- Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM): Questi test di imaging più avanzati possono fornire immagini più dettagliate dei reni e delle cisti. Sono spesso utilizzati per confermare la diagnosi e valutare la gravità della condizione.
- Scintigrafia renale: Questo test può essere utilizzato per valutare la funzione renale e determinare se le cisti stanno influenzando la capacità dei reni di filtrare il sangue.
- Biopsia renale: In alcuni casi, potrebbe essere necessaria una biopsia renale per confermare la diagnosi, soprattutto se i risultati degli altri test sono ambigui o se sono presenti sintomi atipici. Durante una biopsia renale, viene prelevato un piccolo campione di tessuto renale per l’analisi al microscopio.
- Test genetici: Poiché la MRP è una condizione ereditaria, il test genetico può essere utilizzato per confermare la diagnosi e identificare la mutazione genetica specifica associata alla MRP. Questo può essere utile per la consulenza genetica e per determinare il rischio di ereditarietà nei membri della famiglia.
Una diagnosi accurata è essenziale per avviare il trattamento e la gestione adeguati della MRP.
La diagnosi precoce e la gestione adeguata possono aiutare a prevenire o ritardare le complicazioni renali associate alla MRP.
Prognosi
La prognosi della malattia renale policistica (MRP) può variare notevolmente da persona a persona e dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di MRP, la gravità della condizione, l’età di insorgenza dei sintomi e la gestione medica.
Esistono due forme principali di MRP: la MRP autosomica dominante (ADPKD) e la MRP autosomica recessiva (ARPKD), e la prognosi può differire tra di esse.
Ecco alcune considerazioni sulla prognosi delle due forme principali di MRP:
- Malattia renale policistica autosomica dominante (ADPKD):
- Prognosi varia: La prognosi per le persone con ADPKD può variare notevolmente. Alcune persone possono avere una progressione più lenta della malattia e non sviluppare sintomi significativi per molti anni, mentre altre possono manifestare complicazioni renali in giovane età.
- Complicazioni: Le complicazioni più gravi associate all’ADPKD includono l’ipertensione arteriosa, l’insufficienza renale e la necessità di dialisi o trapianto di rene. La gestione precoce e il controllo dei sintomi possono contribuire a migliorare la prognosi.
- Malattia renale policistica autosomica recessiva (ARPKD):
- Prognosi solitamente più grave: L’ARPKD è solitamente più grave rispetto all’ADPKD. Nei casi più gravi, i sintomi possono iniziare già nell’infanzia e portare a insufficienza renale precoce.
- Trattamento: Il trattamento dell’ARPKD si concentra sulla gestione dei sintomi, come l’ipertensione arteriosa e i problemi respiratori, oltre alla gestione dell’insufficienza renale quando questa si verifica. Alcuni bambini con ARPKD possono richiedere un trapianto di rene in giovane età.
È importante notare che gli avanzamenti nella diagnosi precoce, nella gestione medica e nella ricerca scientifica stanno contribuendo a migliorare la prognosi per le persone con MRP.
Con una diagnosi precoce e una gestione attenta, molte persone con ADPKD possono vivere una vita relativamente normale con funzione renale adeguata.
Tuttavia, è essenziale per chiunque abbia una diagnosi di MRP lavorare a stretto contatto con un nefrologo o un team medico specializzato.
Bisogna monitorare la condizione e adottare le misure necessarie per prevenire o ritardare la progressione delle complicazioni renali.
La prognosi può anche migliorare con uno stile di vita sano, che comprende una dieta equilibrata, il controllo della pressione sanguigna e l’astensione da fumo e alcol.
La consulenza genetica può essere utile per le famiglie con una storia di MRP per valutare il rischio di ereditarietà della condizione e pianificare di conseguenza.
Terapia
La terapia per la malattia renale policistica (MRP) dipende dal tipo di MRP, dalla gravità della condizione e dai sintomi presenti.
Al momento, non esiste una cura definitiva per la MRP, ma ci sono approcci di gestione che possono aiutare a rallentare la progressione della malattia e a gestire i sintomi.
Ecco un’overview delle opzioni terapeutiche comuni:
- Controllo della pressione sanguigna: Il controllo rigoroso della pressione sanguigna è una parte fondamentale della gestione della MRP, poiché l’ipertensione arteriosa è una complicazione comune. I farmaci antipertensivi, come gli ACE-inibitori o i bloccanti dei recettori dell’angiotensina II, sono spesso prescritti per mantenere la pressione arteriosa sotto controllo.
- Gestione della funzione renale: Per chi ha MRP, la funzione renale deve essere monitorata regolarmente. In caso di insufficienza renale, possono essere necessari trattamenti come l’emodialisi o il trapianto di rene.
- Controllo dei sintomi: Alcuni sintomi della MRP, come il dolore addominale o l’ipertensione, possono essere gestiti con farmaci per il dolore o farmaci antipertensivi, a seconda delle necessità individuali.
- Dieta e stile di vita: Adottare uno stile di vita sano e seguire una dieta equilibrata possono essere utili per gestire la MRP. Limitare il consumo di sodio, evitare l’eccesso di proteine, mantenere un peso corporeo sano e smettere di fumare sono passi importanti per mantenere la salute renale.
- Terapie sperimentali: La ricerca sulla MRP è in corso e alcune terapie sperimentali stanno emergendo come potenziali opzioni di trattamento. Questi includono farmaci che mirano a rallentare la formazione delle cisti renali e a preservare la funzione renale.
- Monitoraggio regolare: Il monitoraggio regolare della funzione renale e del progresso della MRP è essenziale. Questo può includere esami del sangue, ecografie renali e altri test di imaging.
- Supporto psicologico: La MRP può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, e il supporto psicologico o il coinvolgimento di gruppi di supporto possono aiutare a gestire il carico emotivo associato alla condizione.
Alimentazione in corso di malattia renale policistica
L’alimentazione svolge un ruolo importante nella gestione della malattia renale policistica (MRP). Una dieta equilibrata e adeguata può contribuire a mantenere la salute renale e a ridurre i sintomi associati alla MRP.
Tuttavia, le esigenze dietetiche possono variare da persona a persona, quindi è fondamentale lavorare a stretto contatto con un dietologo e/o un nefrologo per sviluppare un piano alimentare personalizzato in base alla tua situazione specifica.
Di seguito sono fornite alcune linee guida generali per l’alimentazione in corso di MRP:
- Limita il sodio (sale):
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- Riduci il consumo di cibi salati, alimenti trasformati e cibi in scatola.
- Evita di aggiungere sale in cucina o a tavola.
- Mantieni un adeguato apporto di proteine:
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- Le proteine sono importanti per la salute generale, ma in alcune fasi avanzate della MRP potresti dover limitare il consumo.
- Consulta il tuo medico o dietista per determinare la quantità di proteine appropriata per te.
- Controlla il potassio:
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- Il potassio è un minerale che può accumularsi nel sangue in alcune fasi della MRP. Limita il consumo di cibi ricchi di potassio come banane, agrumi, pomodori, patate e prodotti lattiero-caseari (solo se i livelli di K sono elevati).
- Sottoponiti a regolari controlli del livello di potassio nel sangue.
- Controlla il fosforo:
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- In alcune fasi avanzate della MRP, i livelli di fosforo nel sangue possono aumentare. Riduci il consumo di cibi ricchi di fosforo come carne rossa, frutti di mare, latticini e cibi trasformati.
- Assumi farmaci per il legame del fosforo se prescritti dal medico.
- Idratazione:
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- Bevi abbastanza acqua per mantenere i reni ben idratati, ma limita l’assunzione se hai la tendenza all’edema (gonfiore) o se il medico lo consiglia.
- Limita l’alcol e smetti di fumare:
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- L’alcol può aumentare il carico sui reni, quindi è preferibile evitarlo o consumarlo con moderazione.
- Il fumo è dannoso per la salute renale, quindi smettere di fumare è altamente raccomandato.
- Mantieni un peso corporeo sano:
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- Mantenere un peso corporeo adeguato può ridurre il carico sui reni e migliorare la tua salute generale.
- Monitoraggio regolare:
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- Sottoponiti a controlli regolari con il tuo nefrologo o dietista per valutare la tua funzione renale e aggiornare il tuo piano alimentare in base alle tue esigenze.
Ricorda che queste sono solo linee guida generali, e la tua dieta dovrebbe essere personalizzata in base alla tua condizione specifica.
ALCUNE DOMANDE
Malattia renale policistica: quanto è diffusa?
In Italia 1 persona su 1000 soffre di malattia policistica renale.
E’ una malattia genetica molto comune, infatti circa 24000 persone nel nostro paese ne soffrono ( 2016).
Nel mondo è la 4° causa di morte per insufficienza renale.
Si manifesta nella stessa misura sia negli uomini che nelle donne, contrariamente ad altre patologie renali.
Durante la malattia policistica anche altri organi vengono colpiti?
Questa patologia può colpire anche altri organi oltre ai reni.
E’ frequente, ad esempio, che venga colpito anche il fegato.
Per questo motivo si può sentire anche parlare di malattia policistica epato-renale.
Le cisti possono svilupparsi anche a livello del pancreas, della milza, delle ovaie nella donna e nell’intestino crasso.
Queste comunque, di solito, non causano problemi rilevanti.
Solo in casi rari può accadere che vadano ad alterare l’attività di tali organi.
La sindrome del rene policistico può coinvolgere anche il cuore ed il cervello.
In quest’ultimo caso c’è la possibilità che si verifichi un aneurisma cerebrale, causa solitamente di ischemia e, solo nei casi più gravi, di morte.
Per quanto riguarda il cuore, la sindrome può portare ad un indebolimento dei vasi e di conseguenza a quello che viene comunemente chiamato soffio cardiaco, o al cuore.
Tutte le persone con reni policistici sviluppano insufficienza renale?
No, non tutte.
Solo il 50 – 60 % circa delle persone con PKD poi sviluppa un’insufficienza renale se la malattia viene diagnosticata in tempo.
Il rischio è aumentato negli uomini, nelle persone ipertese, in quelle con elevata proteinuria e nelle donne ipertese che hanno affrontato più di 3 gravidanze.
Nota bene: la progressione della insufficienza renale nei Pt con rene policistico può essere molto influenzata alcuni comportamenti.
In particolare:
- va mantenuto un peso adeguato (né troppo elevato, né troppo scarso),
- la pressione arteriosa deve essere sempre mantenuta regolare,
- l’utilizzo del sale deve essere molto limitato
- e le proteine devono essere limitate, in particolare modo quelle di origine animale, cioè provenienti dalla carne, dal pesce, dalle uova e dal latte e da tutti i latticini. Nelle fasi più avanzate dell’insufficienza renale l’utilizzo delle proteine di origine animale deve essere abolito.
Le persone che soffrono di questa sindrome dovrebbero mangiare in modo particolare?
Ad oggi non si conosce una dieta specifica per il trattamento della sindrome del rene policistico.
Ridurre il sale, bere molto ed eliminare la caffeina e l’alcol può essere d’aiuto.
In caso di insufficienza renale valgono le più comuni indicazioni dietetiche specifiche per le patologie renali.
Un consulto con un dietista o un nutrizionista abilitato è sempre consigliato.
Posso fare esercizio se soffro di PKD?
Certamente, sempre consultando prima il proprio medico di base ed il team nefrologico.
Eventualmente si consiglia di evitare sport che potrebbero causare danni improvvisi ed urti ai reni, come quelli da combattimento.
Altra indicazione è quella di rimanere sufficientemente idratati durante tutta l’attività fisica.