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Obesità

OBESITA’

Un fattore di rischio cardiovascolare autonomo 

Definizione

L’obesità è una condizione medica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo tale da poter avere un impatto negativo sulla salute di una persona. 

È una condizione di sovrappeso estremo, in cui il peso corporeo supera quello considerato salutare in base all’altezza e ad altri fattori come l’età, il sesso e la costituzione fisica.

E’ spesso indicata dall’indice di massa corporea (IMC), che è calcolato dividendo il peso in chilogrammi per l’altezza in metri al quadrato. 

Un IMC superiore a 30 è generalmente considerato un segno di obesità. 

E’ importante sottolineare come l’IMC sia solo un indicatore approssimativo e non tenga conto della composizione corporea, come la distribuzione di grasso e muscoli.

Gli indicatori

Gli indicatori comunemente utilizzati per valutare l’obesità includono:

  1. Indice di massa corporea (IMC): E’ uno strumento di valutazione che stima la relazione tra peso e altezza di una persona. Viene calcolato dividendo il peso in chilogrammi per l’altezza in metri al quadrato. Un IMC superiore a 30 è generalmente considerato indicativo di obesità.
  2. Circonferenza della vita: La misurazione della circonferenza della vita fornisce informazioni sulla distribuzione del grasso corporeo. Un’eccessiva accumulazione di grasso nella zona addominale (obesità viscerale) è associata a un maggior rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e altre condizioni correlate all’obesità. In generale, una circonferenza della vita superiore a 88 cm nelle donne e 102 cm negli uomini indica un aumento del rischio di problemi di salute correlati all’obesità.
  1. Percentuale di grasso corporeo: La percentuale di grasso corporeo indica la quantità di grasso presente nel corpo rispetto al peso totale. Un’elevata percentuale di grasso corporeo può essere indicativa di obesità, anche se può variare in base all’età, al sesso e ad altri fattori.
  2. Distribuzione del grasso corporeo: La distribuzione del grasso corporeo può essere valutata osservando le differenze nella distribuzione del grasso tra il tronco (addome e torace) e gli arti. L’accumulo di grasso principalmente nella regione addominale (obesità centrale o a forma di mela) è associato a un maggior rischio di malattie rispetto all’accumulo di grasso principalmente nelle cosce e nei glutei (obesità periferica o a forma di pera).

È importante sottolineare che questi indicatori forniscono solo una valutazione approssimativa dell’obesità e che altre misure, come la valutazione del metabolismo, della composizione corporea e degli indicatori di salute, possono essere considerate per una valutazione completa. La consultazione di un professionista sanitario qualificato può fornire una valutazione accurata e consigli appropriati in base alla situazione individuale.

Eziopatogenesi

L’eziopatogenesi dell’obesità è complessa e coinvolge una combinazione di fattori genetici, ambientali, comportamentali, metabolici e psicologici. 

Non esiste una singola causa definitiva dell’obesità, ma piuttosto un’interazione tra vari fattori che contribuiscono alla sua comparsa. 

Di seguito sono elencati alcuni dei principali fattori implicati nell’eziopatogenesi dell’obesità:

  1. Fattori genetici: La predisposizione genetica può influenzare la suscettibilità di una persona all’obesità. Studi hanno dimostrato che il rischio di obesità è maggiore nei soggetti con una storia familiare di obesità, suggerendo l’esistenza di un’interazione tra fattori genetici e ambientali nell’insorgenza della condizione.
  2. Fattori ambientali: L’ambiente in cui una persona vive e le sue abitudini di vita svolgono un ruolo significativo nello sviluppo dell’obesità. L’accesso a cibi ad alto contenuto calorico e ricchi di grassi e zuccheri, la mancanza di opportunità per l’attività fisica, lo stress, il sonno insufficiente e altri fattori ambientali possono contribuire all’eccessivo accumulo di grasso corporeo.
  3. Comportamenti alimentari e stile di vita: Un’alimentazione sbilanciata, caratterizzata da un eccesso di calorie, cibi altamente processati, bevande zuccherate e mancanza di consumo di frutta, verdura e alimenti nutrienti, può portare all’obesità. Uno stile di vita sedentario, con un’attività fisica insufficiente, aumenta il rischio di accumulo di grasso corporeo.
  4. Metabolismo e regolazione dell’appetito: L’obesità può essere influenzata da alterazioni nel metabolismo energetico e nella regolazione dell’appetito. Disfunzioni nel sistema nervoso centrale che regolano la fame, la sazietà e l’equilibrio energetico possono portare a un aumento dell’assunzione di cibo e alla ridotta capacità di bruciare calorie.
  5. Fattori psicologici: Alcuni fattori psicologici, come lo stress, la depressione, l’ansia e i disturbi alimentari, possono influenzare l’insorgenza dell’obesità. In alcune persone, il cibo può essere utilizzato come meccanismo di coping (la risposta adattativa di un individuo di fronte a situazioni stressanti o avverse) per affrontare lo stress o le emozioni negative.
  6. Alterazioni ormonali: Cambiamenti nei livelli di ormoni come l’insulina, la leptina, la grelina e altre sostanze coinvolte nella regolazione dell’appetito e del metabolismo possono contribuire allo sviluppo dell’obesità.

L’eziopatogenesi dell’obesità è il risultato di una complessa interazione tra fattori genetici, ambientali, comportamentali e fisiologici. È importante sottolineare che ogni individuo può essere influenzato da una combinazione diversa di questi fattori, e quindi le cause specifiche dell’obesità possono varie.

Sintomatologia

La sintomatologia dell’obesità può variare da persona a persona e può essere influenzata da diversi fattori, tra cui l’entità dell’obesità, la distribuzione del grasso corporeo e la presenza di condizioni di salute correlate. 

Di seguito sono elencati alcuni dei sintomi e dei segni comuni associati all’obesità:

  1. Aumento del peso corporeo: L’aumento del peso corporeo è uno dei segni più evidenti dell’obesità. Ma l’obesità non è semplicemente il risultato di un aumento di peso: è caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo.
  2. Circonferenza della vita aumentata: L’accumulo di grasso nella regione addominale può causare un aumento della circonferenza della vita, che può essere un segno di obesità centrale.
  3. Difficoltà nei movimenti e nell’attività fisica: L’obesità può limitare la mobilità e causare difficoltà nei movimenti, specialmente nelle attività fisiche più intense. La ridotta capacità di svolgere determinate attività può portare a uno stile di vita sedentario.
  4. Affaticamento e mancanza di resistenza: Le persone obese possono sperimentare una maggiore fatica durante le attività quotidiane e possono avere una ridotta resistenza fisica.
  5. Problemi respiratori: L’eccesso di peso può mettere una pressione aggiuntiva sul sistema respiratorio, portando a problemi come dispnea (fiato corto) e russamento.
  6. Danni muscoloscheletrici: L’obesità può mettere un carico eccessivo sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale, causando dolore e aumentando il rischio di disturbi muscolo-scheletrici come l’artrosi, il mal di schiena, le ernie del disco e altri problemi articolari.
  7. Disturbi cardiovascolari: E’ un fattore di rischio significativo per le malattie cardiovascolari, tra cui l’ipertensione arteriosa, la malattia coronarica, l’insufficienza cardiaca e l’ictus.
  8. Problemi metabolici: Spesso si associa a disturbi metabolici, come il diabete di tipo 2, l’ipercolesterolemia (livelli elevati di colesterolo nel sangue) e l’ipertrigliceridemia (livelli elevati di trigliceridi nel sangue).
  9. Alterazioni psicologiche: Può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere psicologico. Alcune persone obese possono accusare depressione, ansia, bassa autostima e problemi di immagine corporea.
  10. Disturbi del sonno: Le persone obese possono essere più suscettibili di sviluppare disturbi del sonno, come l’apnea ostruttiva del sonno. Questo disturbo è caratterizzato da interruzioni frequenti della respirazione durante il sonno, che possono causare sonnolenza diurna, affaticamento e problemi di concentrazione.
  11. Problemi di fertilità: Può influenzare negativamente la fertilità, sia nelle donne che negli uomini. Le donne obese possono avere cicli mestruali irregolari e problemi di ovulazione, mentre gli uomini obesi possono avere una ridotta qualità dello sperma.
  12. Alterazioni della pelle: Può aumentare il rischio di sviluppare problemi della pelle, come l’acantosi nigricans, che provoca ispessimento e scurimento della pelle nelle pieghe del corpo.
  13. Problemi psicosociali: Le persone obese possono sperimentare discriminazione, pregiudizi e stigmatizzazione a causa del loro peso. Ciò può avere un impatto significativo sulla salute mentale, causando depressione, ansia, isolamento sociale e bassa autostima.
  14. Aumento del rischio di alcune patologie: C’è l’associazione all’aumentato rischio di sviluppare alcune patologie, come il cancro (ad esempio, cancro al seno, all’utero, al colon), malattie epatiche (come la steatosi epatica non alcolica) e disturbi della cistifellea.

È importante sottolineare che la presenza di questi sintomi e segni può variare da individuo a individuo e che non tutti gli individui obesi manifestano necessariamente tutti questi sintomi.

Prognosi

La prognosi dell’obesità dipende da diversi fattori, tra cui la sua entità, la presenza di condizioni di salute correlate, la risposta al trattamento e l’adozione di uno stile di vita sano a lungo termine. 

È importante sottolineare che l’obesità è considerata una condizione cronica e richiede un impegno a lungo termine per gestirla in modo efficace.

Una prognosi positiva è possibile quando vengono adottati cambiamenti nello stile di vita sostenibili, come una dieta equilibrata, un aumento dell’attività fisica e una gestione dello stress. 

Questi cambiamenti possono portare a una perdita di peso significativa e migliorare la salute generale. 

La perdita di peso di almeno il 5-10% del peso corporeo iniziale può comportare una riduzione del rischio di malattie correlate, come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiache.

E’ comunque importante notare che mantenere una perdita di peso a lungo termine può essere una sfida. 

Molti individui incontrano difficoltà nel mantenere i cambiamenti nello stile di vita e possono sperimentare il recupero del peso perso nel tempo. 

La vigilanza continua e il supporto professionale possono essere essenziali per mantenere i risultati ottenuti.

Solo in alcuni casi, può essere necessario un intervento medico o chirurgico per la gestione dell’obesità grave o quando sono presenti gravi complicanze di salute. 

L’intervento chirurgico per la perdita di peso, come la chirurgia bariatrica, da effettuare solo in casi estremi, può fornire risultati significativi e migliorare le condizioni di salute associate all’obesità. 

Ma anche in questi casi, è necessario un impegno a lungo termine per mantenere i benefici ottenuti e prevenire il recupero del peso.

La prognosi individuale dell’obesità dipenderà da molteplici fattori e può variare da persona a persona. 

È fondamentale lavorare in collaborazione con un team medico specializzato per valutare l’individuo in modo completo e personalizzare un piano di trattamento e gestione dell’obesità adeguato alle specifiche esigenze e circostanze di ciascun individuo.

Gli esami a cui sottoporre un paziente con obesità

Quando un paziente presenta obesità, possono essere consigliati una serie di esami diagnostici per valutare la sua salute generale, identificare eventuali complicanze associate e determinare il miglior approccio di trattamento. 

Gli esami possono variare in base alle caratteristiche specifiche del paziente e alla presenza di condizioni di salute correlate. 

Di seguito sono elencati alcuni esami comuni che possono essere raccomandati:

  1. Valutazione antropometrica: Questo include la misurazione del peso, dell’altezza, del calcolo dell’indice di massa corporea (BMI) e la valutazione della circonferenza della vita. Questi parametri forniscono una panoramica dell’entità dell’obesità e della distribuzione del grasso corporeo.
  2. Profilo lipidico: Questo esame misura i livelli di colesterolo totale, lipoproteine ad alta densità (HDL), lipoproteine a bassa densità (LDL), il loro rapporto, l’indice di rischio cardiovascolare e i trigliceridi nel sangue. L’obesità è spesso associata ad alterazioni lipidiche, come elevati livelli di colesterolo e trigliceridi, che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
  3. Test glicemici: Possono includere il dosaggio della glicemia a digiuno e, in alcuni casi, il test dell’emoglobina glicata (HbA1c). Questi test sono utilizzati per valutare la presenza di diabete o prediabete, che sono condizioni correlate all’obesità.
  4. Profilo ormonale: In alcune situazioni, potrebbe essere raccomandato un dosaggio degli ormoni tiroidei (T3, T4 e TSH) per escludere eventuali disfunzioni tiroidee associate all’obesità. Inoltre, possono essere valutati gli ormoni coinvolti nella regolazione dell’appetito, come la leptina e la grelina.
  5. Valutazione della funzionalità epatica: Questo può includere esami come le transaminasi (GOT, GPT), la fosfatasi alcalina e la gamma-glutammiltransferasi (GGT). L’obesità può essere associata a condizioni di danno al fegato (steatosi epatica non alcolica..), che possono influire sulla sua funzionalità.
  6. Esami diagnostici per le malattie cardiovascolari: A seconda della situazione clinica, possono essere prescritti test come l’elettrocardiogramma (ECG) per valutare la funzionalità cardiaca e l’ecocardiogramma per escludere eventuali anomalie strutturali o disfunzioni cardiache.
  7. Valutazione della funzionalità respiratoria: In presenza di sintomi respiratori o sospetta apnea ostruttiva del sonno, potrebbe essere consigliato un test di polisonnografia per valutare la qualità del sonno e il livello di ostruzione delle vie respiratorie durante il sonno.
  8. Valutazione dello stato nutrizionale: Può essere utile una valutazione dettagliata dell’apporto nutrizionale (valutazione dell’apporto calorico, dei nutrienti essenziali e eventuali squilibri alimentari).

È importante sottolineare che la scelta degli esami da eseguire dipenderà dalle condizioni individuali del paziente e dalle indicazioni cliniche specifiche.

Terapia

La terapia per l’obesità si basa su un approccio multidisciplinare che coinvolge

  • cambiamenti nello stile di vita,
  • modifiche alimentari,
  • incremento dell’attività fisica,
  • supporto psicologico e, in rari casi,
  • l’uso di farmaci o
  • interventi chirurgici. 

La scelta del trattamento dipenderà dall’entità dell’obesità, dalle condizioni di salute del paziente e dalle preferenze individuali. 

Ecco alcune opzioni terapeutiche comuni:

  1. Modifiche dello stile di vita: 

Questo approccio è fondamentale e implica 

    • adottare un regime alimentare equilibrato e sano, 
    • ridurre l’apporto calorico, 
    • aumentare l’attività fisica, 
    • adottare strategie per migliorare il comportamento alimentare (ad esempio, mangiare lentamente, monitorare l’assunzione di cibo, evitare alimenti ad alto contenuto calorico). 

È importante apportare cambiamenti sostenibili nel lungo termine.

  1. Supporto psicologico: La gestione dell’obesità può richiedere un supporto psicologico per affrontare le sfide emotive e comportamentali associate all’alimentazione e all’immagine corporea. Ciò può includere la consulenza individuale, la terapia cognitivo-comportamentale o la partecipazione a gruppi di sostegno.
  2. Farmaci: In casi selezionati, possono essere prescritti farmaci per l’obesità come parte di un piano di trattamento completo. Questi farmaci possono aiutare a ridurre l’appetito, aumentare il senso di sazietà o ridurre l’assorbimento dei grassi. E’ importante sottolineare che i farmaci per l’obesità dovrebbero essere utilizzati solo sotto la supervisione di un medico specializzato. Non rappresentano mai una soluzione a lungo termine indipendente.
  3. Chirurgia bariatrica: Per i casi di obesità grave o quando sono presenti gravi complicanze di salute, l’intervento chirurgico per la perdita di peso può essere considerato. La chirurgia bariatrica può comportare una riduzione significativa del peso e migliorare le condizioni di salute correlate all’obesità. Tuttavia, è un intervento molto invasivo e richiede un’attenta valutazione e un adeguato follow-up postoperatorio.

È importante sottolineare che la terapia dell’obesità dovrebbe essere personalizzata in base alle esigenze e alle caratteristiche individuali del paziente. 

Un approccio multidisciplinare che coinvolga professionisti sanitari come medici, dietisti, psicologi e specialisti dell’esercizio fisico può fornire un supporto completo per la gestione dell’obesità. 

La chiave per un trattamento efficace è adottare un approccio a lungo termine.

Questo deve essere concentrato sulla modifica dello stile di vita e sulla promozione di abitudini salutari.

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